Economia
Festival internazionale dell’economia a Torino, Il tema di quest’anno, Merito, diversità e giustizia sociale
Presentato oggi al Circolo dei lettori il Festival internazionale dell’economia a Torino dal 31 maggio al 4 giugno, diretto da Tito Boeri, progettato e organizzato dagli Editori Laterza, con la collaborazione della Fondazione Collegio Carlo Alberto.
Il Festival è progettato e organizzato dagli Editori Laterza con la direzione scientifica di Tito Boeri ed è promosso dal TOLC, Torino Local Committee, che riunisce Regione Piemonte, Comune di Torino, Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Camera di commercio, industria e artigianato e agricoltura di Torino, Unioncamere Piemonte, Università degli Studi di Torino, Politecnico di Torino, coordinati dalla Fondazione Collegio Carlo Alberto.
Il Festival Internazionale dell’Economia si gioverà di un comitato editoriale di altissimo profilo, coordinato da Innocenzo Cipolletta di cui fanno parte il Premio Nobel per l’economia Michael Spence, Francesca Trivellato (Institute of Advanced Study a Princeton), Maria Laura Di Tommaso (Università di Torino), Stefano Sacchi (Politecnico di Torino), Pietro Garibaldi (Torino Local Committee – TOLC) e Giorgio Barba Navaretti (Fondazione Collegio Carlo Alberto) e Giuseppe Laterza.
La manifestazione avrà le caratteristiche che l’hanno resa nota a livello nazionale e internazionale: unire la ricerca scientifica più avanzata su un tema di grande rilievo pubblico con la grande capacità divulgativa, il pluralismo delle idee, l’assoluta autonomia da qualsiasi condizionamento politico ed economico.
Il premio Nobel Michael Spence ha definito il Festival “una gemma per il pubblico internazionale di cui nessun ricercatore al mondo può declinare l’invito e un’occasione preziosa per gli stessi economisti di avere in pochi giorni una rappresentazione di sintesi delle ricerche più rilevanti, apprese attraverso la viva voce dei colleghi. Mentre per il pubblico generale il Festival è un’occasione straordinaria per connettere le teorie economiche alla vita di ogni giorno.”
Il tema di quest’anno, Merito, diversità e giustizia sociale, rimanda alle questioni centrali del dibattito pubblico degli ultimi anni, in particolare alla lotta alle diseguaglianze, questione che richiede risposte urgenti e innovative.
“La pandemia – come spiega il direttore scientifico Tito Boeri – ci sta restituendo un mondo più diseguale e soprattutto diversamente disuguale. Nuovi tipi di disuguaglianze si sono sovrapposti a quelle già esistenti. La nuova crisi che si prospetta con l’invasione russa dell’Ucraina e le spinte che questa esercita sull’inflazione rischiano di esacerbare ulteriormente i divari di reddito cui si sono aggiunti i divari nello stato di salute e nelle condizioni abitative. Le disuguaglianze di genere si sono particolarmente acuite dato che la crisi ha falcidiato il lavoro delle donne e fatto gravare su di loro in modo sproporzionato responsabilità genitoriali con figli spesso costretti a casa dalla chiusura delle scuole. Il festival dedicherà quest’anno un’attenzione particolare ai divari di genere con la presenza delle ricercatrici e dei ricercatori che hanno maggiormente contribuito alla letteratura di gender economics a livello internazionale.”
Il Festival si articolerà in una serie di formati diversi tra loro, anche per rispondere alle esigenze di un pubblico plurale. Numerose le lezioni magistrali che saranno il cuore del Festival e che saranno tenute in maggioranza da relatori stranieri. A queste si affiancheranno i dialoghi dove vedremo discutere persone di opinioni e competenze diverse e le parole chiave che avranno un carattere più schiettamente divulgativo. Ci saranno anche nuovi formati come ad esempio storia delle idee. Nel programma centrale del Festival – che conta più di 70 eventi – interverranno più di 100 nomi tra relatori e relatrici, tra cui diversi premi Nobel come Jean Tirole e Christopher Pissarides. “Tra i relatori – sottolinea Tito Boeri – le tre persone che hanno maggiormente contribuito allo studio della discriminazione di genere: Marianne Bertrand, Claudia Goldin e Shelly Lundberg. Il 42% dei relatori saranno donne, nonostante meno del 20% degli economisti sia di sesso femminile.”
Torino ha una realtà straordinaria come il Circolo dei lettori e per questo sono state potenziate le presentazioni di libri, prevedendo incontri anche su testi non ancora tradotti in italiano, come quello di Olivier Blanchard sul debito e di Adrian Wooldridge sul merito. Molte le lecture di taglio storico nella splendida cornice dell’Accademia delle Scienze. Tra gli storici e le storiche hanno già dato conferma Alessandro Barbero, Eva Cantarella, Simona Colarizi, Barry Eichengreen, Joel Mokyir, Gianni Toniolo. Approfondiremo la storia delle idee che hanno influenzato il pensiero economico, ad esempio quella di giustizia sociale con Thomas Piketty o di mobilità sociale con Daron Acemoglu. La stragrande maggioranza degli incontri sarà in presenza a Torino. Agli economisti si affiancheranno come sempre studiose e studiosi di alto prestigio di altre discipline, come il giurista Cass Sunstein o il filosofo di Harvard Michael Sandel, oggi considerato anche il più popolare divulgatore di filosofia e autore di un brillante saggio sul merito che ha provocato una grande discussione internazionale. Ci chiederemo ad esempio come vengono scelti i premi Nobel e lo faremo con chi per 15 anni è stato nel Comitato che li ha nominati. Ospiteremo personalità simbolo della lotta alla discriminazione: tra queste siamo onorati di avere al Festival Liliana Segre.
Il calendario degli incontri del Festival sarà arricchito dal Programma Partecipato: eventi organizzati da istituzioni e associazioni, anche locali. La candidatura degli eventi dovrà essere presentata entro il 21 marzo con un modulo apposito che è scaricabile dai siti web di Laterza e della Fondazione Collegio Carlo Alberto. Nel Festival come sempre ci saranno anche incursioni nel mondo del cinema, della musica e dell’arte, con presenze significative che animeranno vari spazi della città. A questo proposito è stata avviata una collaborazione con il Museo del Cinema per la proiezione di film legati al tema del festival e con il Museo del Risparmio.
Il programma di attività non coinvolgerà solo Torino. In avvicinamento al Festival sono previsti incontri in altri luoghi e città del Piemonte che via via verranno annunciati.
Una presenza significativa al festival, come tradizione, sarà quella delle scuole, con il concorso EconoMia che riunisce gli studenti delle secondarie superiori di tutta Italia e questa volta anche con l’Eco-quiz somministrato nelle scuole medie inferiori.
Il logo del Festival [ un albero che rappresenta anche il futuro green dell’economia: un sistema attento all’ambiente che alimenta tutte le forme di vita in un equilibrio dinamico, rispettoso del pianeta e delle sue non illimitate risorse.
Queste le parole del sindaco di Torino Stefano Lo Russo:
Sarà un’edizione straordinaria con un programma di altissimo livello, il tema “Merito, diversità e giustizia sociale”: dibattiti che avranno al centro la lotta alle disuguaglianze. La pandemia, le recenti incertezze legate alla guerra che scuote e preoccupa l’Europa e il mondo, ci restituiscono un mondo fragile dove le disuguaglianze si stanno acuendo.
Il programma prevede oltre 70 eventi, interverranno più di 100 nomi tra relatrici e relatori, tra cui diversi premi Nobel come Jean Tirole e Christopher Pissarides. Al tempo stesso, il Festival avrà quella caratteristica di divulgazione informale e rigorosa portando l’economia e la riflessione in piazza, consentendo la partecipazione del grande pubblico.
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