Cronaca
Torino, si spegne a 94 anni l’avvocato Cesare Zaccone
Si è spento ieri, dopo una vita trascorsa nelle aule di giustizia, l’avvocato Cesare Zaccone. Il gigante del Foro, dalla fama indiscussa, aveva 94 anni.
A Torino, fu lui a farsi promotore e primo presidente della Camera penale del Piemonte. È stato uno dei più importanti legali italiani nel mondo del “penale bianco”: infortuni sul lavoro, inquinamento, reati societari, bancarotte, truffe. Nella sua lunga carriera ebbe un ruolo in molti grandi processi: fu legale di Erika De Nardo nella strage di Novi Ligure; si occupò dell’Ipca di Ciriè, dell’amianto, dell’incendio della Thyssenkrupp. Entrò anche nelle inchieste di mani Pulite e difese la Juventus in calciopoli, tanto che il suo studio è stato per anni punto di riferimento per la famiglia Agnelli.
Ci lascia un eccellente avvocato e punto di riferimento del Foro, ma anche un uomo dalle tante e grandi passioni: le Ferrari, il bridge, il tennis, il golf e lo sci. E la musica jazz, suonava il piano ed era stato anche in un complesso che era solito ritrovarsi allo “Swing”.
Zaccone era sposato, non aveva figli ma solo una nipote, e viveva con la moglie in una grande tenuta agricola a Venaria, allevando per trent’anni i cani terranova. Frequentatore assiduo di circoli esclusivi, tra i suoi amici più cari ci furono Gianluigi Gabetti e Sergio Pininfarina. ma anche Franzo Grande Stevens e Piero Angela. Nonostante l’avanzare dell’età, Cesare Zaccone ha continuato fino alla fine a patrocinare difese.
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