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Guerra in Ucraina, Draghi: “Impossibile dialogo con la Russia, conseguenze severe”

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Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha da poco parlato al Paese in seguito all’offensiva militare avviata nella notte dalla Russia di Putin nel territorio ucraino, con lo scopo di distruggere le principali installazioni di difesa di Kiev. È apparso subito chiaro che l’apparato militare di Mosca si sia mosso in maniera coordinata, con incursioni aeree, terrestri e anfibie focalizzate sugli obiettivi di maggiore importanza.

“L’Ucraina è una Paese amico – ha dichiarato Draghi -. Voglio esprimere la solidarietà piena e incondizionata del popolo e del governo italiano al popolo ucraino e al presidente Zelensky. Quanto succede in Ucraina riguarda tutti noi e il nostro vivere liberi.” Il presidente Draghi ha aggiunto che l’ambasciata italiana a Kiev rimarrà operativa anche a tutela dei circa duemila italiani residenti.

“Ho sempre pensato che qualsiasi forma di dialogo dovesse essere sincero e utile, ma l’esperienza di questi giorni mostra che le azioni del governo russo  rendono nei fatti questo dialogo impossibile. L’Italia – ha proseguito – insieme all’Ue e a tutti gli alleati, chiede di mettere fine immediatamente allo spargimento di sangue e ritirare le forze militari fuori dai confini riconosciuti dell’Ucraina in modo incondizionato”.

“Decideremo un pacchetto di sanzioni molto dure per la Russia. Siamo pronti a imporre conseguenze severe. Il Governo lavorerà duramente per risolvere questa crisi” ha concluso Draghi.

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