Ambiente
Sirene sulle secche del Po: nuova azione di Extinction Rebellion
Alcune attiviste di Extinction Rebellion si sono vestite da sirene simulandone la morte e lo spiaggiamento nelle secche del Po.
L’azione, dal grande impatto visivo, mira a mostrare gli effetti già in atto della crisi climatica ed ecologica. Le attiviste spiegano che la scelta di impersonificare le sirene ha un significato metaforico: l’essere mitologico, infatti, simboleggia tutto ciò che apparentemente non è strettamente necessario per la sopravvivenza umana, come l’arte, la fantasia e i sogni, e ai quali si dovrà rinunciare in un mondo devastato da catastrofi naturali e scarsità di materie prime, prima fra tutte l’acqua.
Dall’8 dicembre scorso in Piemonte non si sono osservate precipitazioni significative (ovvero superiori a 5 mm giornalieri di media regionale), per un totale a oggi di 68 giorni consecutivi senza pioggia. La Regione Piemonte ha già dichiarato dal 16 gennaio lo stato di massima pericolosità per incendi boschivi su tutto il territorio. I dati relativi al manto nevoso e ai bacini idrografici iniziano ad essere allarmanti. Mancano due terzi dell’acqua normalmente invasata in questo periodo nel lago Maggiore e il deficit delle risorse idriche accumulate nella neve è del 60.
Nell’alessandrino il Po ha una portata dimezzata e l’8 febbraio, al Pian del Re, dove il Po ha la sua sorgente, si osservava un paesaggio lunare con pochi residui di neve, temperature primaverili e la sorgente quasi secca. Addirittura, si arriva ad un deficit idrico fino al 70% nel Sesia, nello Stura, nel Pellice, nel Maira e nel Bormida. Se la siccità diffusa perdurasse, nei prossimi mesi potrebbero esserci seri rischi per l’approvvigionamento idrico per scopi potabili e agricoli, come sottolineato da Coldiretti che ha lanciato l’allarme per la siccità e il caldo anomalo. Inoltre, la protratta assenza di precipitazioni significative favorisce una maggiore concentrazione di smog in atmosfera, con peggioramento della qualità dell’aria e rischi per la salute umana.
L’azione di oggi, come quella di ieri sulle porte dell’assessorato all’ambiente, fanno parte di serie di azioni che Extinction Rebellion sta mettendo in atto in vista del Consiglio regionale aperto del 21 febbraio. Tale Consiglio avrà come oggetto di discussione proprio lo stato di emergenza ecoclimatica ed è stato ottenuto dopo 8 giorni di sciopero della fame di Ruggero Reina, attivista del movimento. Si invita la cittadinanza a partecipare al presidio che si svolgerà lunedì 21 febbraio fuori da Palazzo Lascaris a partire dalle 9:30.
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