Ambiente
Ammoniaca nell’aria, dal 2023 in Piemonte 9500 tonnellate di emissioni in agricoltura in meno
Dal 1° gennaio 2023 il Piemonte prevede di ridurre di oltre 9500 tonnellate le emissioni di ammoniaca in agricoltura.
È quanto emerso dalla riunione congiunta delle commissioni Ambiente e Agricoltura (presidente Angelo Dago).
L’Ue fissa come obiettivi una riduzione su scala nazionale pari al 5% annuo dal 2020 al 2029 e successivamente del 16% dal 2030.
Il Piemonte attualmente sconta un lieve ritardo rispetto agli obiettivi fissati, che si conta di recuperare, a partire dal 1 gennaio 2023, attraverso misure temporanee di riduzione per 681 tonnellate/anno e 8836 tonnellate di misure strutturali.
Sono cinque le azioni individuate per il comparto agricolo: sostegno e investimenti per la riduzione delle emissioni nell’atmosfera; sostegno all’apporto di matrice organica in sostituzione della concimazione minerale; sostegno all’adozione di tecniche agronomiche per la riduzione in atmosfera; riduzione di ammoniaca nel comparto agricolo; limitazione della combustione dei residui colturali del riso in campo.
I dati sono stati presentati dagli assessori Matteo Marnati (Ambiente) e Marco Protopapa (Agricoltura), con particolare riferimento al Piano regionale di qualità dell’aria e ai piani d’azione in agricoltura. Saranno oggetto, nei prossimi giorni, di ulteriori approfondimenti e aggiornamenti sia da parte della Regione che dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale (Arpa), per arrivare a un tavolo di confronto con il mondo agricolo.
Durante la discussione sono intervenuti i commissari Dago, Paolo Demarchi, Valter Marin e Matteo Gagliasso (Lega), Sarah Disabato (M5s), Carlo Riva Vercellotti (FdI) e Maurizio Marello (Pd).
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