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Cronaca

Confermato in appello la condanna di 30 anni per l’omicida di Umberto Prinzi

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La Corte d’Assise d’Appello di Torino ha confermato la condanna in primo grado di 30 anni di carcere per Antonio Serra ritenuto responsabile dell’omicidio di Umberto Prinzi, il cui corpo freddato da una pistola fu trovato nel dicembre 2018 in un fosso a Moncalieri.

Prinzi era appena uscito di carcere dopo aver scontato una pena per l’omicidio del 1995 della transessuale Valentina, con cui aveva una relazione.

Non chiaro il movente del delitto: sembra che Serra, difeso dagli avvocati Mirko Consorte ed Eva Garrone, abbia ucciso Prinzi perché lui non voleva vendergli una macchina. Questa tesi non convince gli avvocati di parte civile Stefano Coppo ed Elisa Costanzo che assistono il padre della vittima.

A processo con l’accusa di occultamento di cadavere anche il complice di Serra che sembra abbia reso delle dichiarazioni utili alle indagini.

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