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PNRR Borghi, si investa sul Forte di Fenestrelle: l’appello del territorio Pinerolese

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Il territorio Pinerolese unito lancia con la presente un forte appello affinché gli enti pubblici competenti a partire dalla Regione Piemonte ma, con ciò, interpellando e coinvolgendo anche il Ministero della Cultura, il Ministero del Turismo, la Città Metropolitana di Torino, l’Agenzia del Demanio Piemonte e Valle D’Aosta e la Soprintendenza alle Belle Arti si attivino affinché si avvii una valutazione di merito rispetto all’opportunità di individuare il forte di Fenestrelle quale bene faro del territorio – bene storico culturale di rilevanza mondiale – su cui attuare un progetto di rilancio attraverso i fondi del Piano Nazionale Borghi previsto dal PNRR. In particolare con la Linea A del cd. “PNRR Borghi” che potrebbe mettere immediatamente a disposizione 20 Mln di euro per attuare un progetto di recupero, valorizzazione e sviluppo senza eguali a livello italiano e europeo.

Il territorio Pinerolese ritiene infatti che il Forte di Fenestrelle anche in dialogo con il Forte di Exilles – beni di assoluto interesse regionale, nazionale e internazionale – possano davvero essere luoghi e spazi fisici adatti all’attuazione di un progetto esemplare per la rigenerazione culturale, sociale ed economica di un’area vasta di territorio metro-montano che necessita urgentemente di politiche di sostegno e sviluppo in ambito sociale, culturale ed economico.

Con questa assunzione crediamo possa essere più che evidente a tutti che, all’interno di un’auspicata visione e programmazione politica territoriale di vero approccio “metro-montano”, la candidatura del Forte di Fenestrelle e del Forte di Exilles sulla linea A del Piano Nazionale Borghi del PNRR sia non solo auspicabile ma assolutamente idonea e in linea con le finalità poste alla base della linea di finanziamento.

In particolare è da affermare che le due realtà, in dialogo con la Città di Torino e con l’area vasta del territorio su cui insistono, rappresentano un’opportunità unica in cui sperimentare un percorso di innovazione sociale, culturale, economica ed ambientale, incentrato sull’attuazione di progetti che prevedano, nell’assoluto rispetto dei luoghi e del loro valore storico-culturale, l’insediamento di nuove e innovative funzioni quali: infrastrutture e servizi nel campo della cultura, del turismo, del sociale o della ricerca, come ad esempio scuole o accademia di arti e dei mestieri della cultura, alberghi diffusi, residenze d’artista, centri di ricerca e campus universitari, residenze sanitarie assistenziali (RSA) dove sviluppare anche programmi a matrice culturale, spazi di smart working e/o co-working per lavoratori e nomadi digitali. Punto di partenza e svolta per l’attivazione di circoli virtuosi e importanti ricadute socio-economiche di grande impatto su tutto il territorio, non solo locale.

Come già affermato questo progetto sarebbe, infatti, perfettamente in linea con gli intenti del PNRR e capace di incidere realmente su dinamiche di riassetto territoriale e di sviluppo socio-economico importanti ed essenziali per tutta l’area riferimento, per l’intera Città Metropolitana di Torino e la Regione Piemonte stessa.

Sempre nella stessa ottica il territorio Pinerolese lancia sin d’ora anche l’idea della candidatura del Forte di Fenestrelle a Patrimonio Mondiale dell’Unesco e chiede al MIC, alla Regione Piemonte, alla Città Metropolitana di Torino, alla Sovrintendenza e al Demanio di partecipare attivamente aprendo un tavolo con il Territorio Pinerolese per la redazione di un piano di valorizzazione pluridecennale che garantisca la possibilità di mettere in campo progettualità di altissimo livello e con obiettivi ambiziosi che valorizzino le professionalità attualmente esistenti, a garanzia degli attuali livelli occupazionali e potendo addivenire, a preziosi incrementi occupazionali. Questi progetti e percorsi avrebbero una maggiore potenzialità potendo contare sull’esperienza di donne e uomini, maturata attraverso la conoscenza diretta del valore del bene, della sua storia e dell’organizzazione. La possibilità di investire le risorse del PNRR in oggetto e, contestualmente, di avviare il suddetto percorso potrebbero certamente determinare un impatto molto importante con effetti che in buona parte potrebbero largamente superare con segno positivo le attese che si possono in questo momento solo immaginare.

Il territorio Pinerolese finalmente unito e coeso, come si evince dal Protocollo sottoscritto a Dicembre 2021, in questo preciso momento storico fa proprie le urgenze e le emergenze di un’area che rischia di restare indietro e che ha perso molto e forse più di tutti nel corso degli ultimi decenni e, nello stesso tempo, si dichiara consapevole delle sue potenzialità e di avere tutte le carte in regola (e forse più) per accedere all’opportunità unica e straordinaria del PNRR. Va da sé che per quanto previsto dalle disposizioni in essere è però una scelta e un’assunzione di responsabilità che deve in primis essere assunta dagli enti sovra-comunali e sovra-territoriali e, in particolare, dalla Regione Piemonte a cui rivolgiamo questo appello e questa precisa richiesta.

Ci auspichiamo che la presente venga presa in considerazione e che la Regione Piemonte voglia quanto meno attivare un confronto con quei territori come il nostro in cui certamente i 20 Mln di euro messi a disposizione dalla Linea A del “PNRR Borghi” potrebbero essere investiti in modo più che idoneo e con coerenza rispetto alle finalità con le quali sono stati stanziati dall’Europa in ragione dell’emergenza sanitaria, sociale e economica che tutti stiamo affrontando. Siamo consapevoli inoltre che si tratta di debiti che graveranno sulle generazioni future, rispetto alle quali abbiamo almeno l’obbligo morale di fare di tutto quanto in nostro potere affinché le risorse che verranno investite possano davvero generare quanta più stabilità, ricchezza e benessere diffuso possibili su un ampio territorio di riferimento.

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