Cultura
Anche Venaria Reale avrà le sue Pietre d’inciampo
A Venaria Reale, insignita il 15 gennaio del 2007 della Medaglia di Bronzo al Valore Civile, le Pietre d’inciampo sono protagoniste nelle iniziative dedicate al Giorno della Memoria, organizzate dalla Città di Venaria Reale, Presidenza del Consiglio comunale, in collaborazione col Comitato della Memoria, ANPI locale e Fondazione Via Maestra e Pro Loco Altessano-Venaria Reale.
I sampietrini con la testata in ottone a ricordo di altrettanti deportati nei campi di concentramento, sono posizionati nei seguenti luoghi:
via Rolle 14, a ricordo di Mario Macri, nato nel 1917, arrestato il 19/10/1943, deportato a Dachau e ucciso l’11 maggio 194;
piazza Annunziata 6, dove abitava Camillo Girelli, nato nel 1908, arrestato il 15/10/1943, deportato a Buchenwald il 28 marzo 1944, dive fu assassinato;
via Lamarmora 5, davanti all’abitazione di Antonio Giliberti, nato nel 1917, arrestato il 19/10/1943, deportato il 20 marzo 1944 a Mauthausen, dove fu assassinato;
via Pavesio 27, presso l’abitazione di Oscar Belluco, nato nel 1904, arrestato il 15/09/1944 e deportato a Mauthausen il 19/12/1944 dove fu assassinato; viale Buridani 26, dove vi era la casa di Leonardo Beccaro, arrestato il 7 luglio 1944 a Buchenwald, deportato il 13 febbraio 1945 e assassinato.
Con la Deliberazione n. 9 del 18/01/2021 il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità l’adesione della Città di Venaria Reale all’iniziativa delle Pietre d’inciampo (Stolpersteine), progetto dell’artista tedesco Gunter Demnig volto a preservare la memoria delle vittime della deportazione nel tessuto urbanistico-sociale e nei luoghi dove quelle persone vivevano e da cui sono state strappate.
La memoria consiste in una piccola targa d’ottone della dimensione di un sampietrino (10×10×10 cm), posta davanti alla porta della casa in cui abitò la vittima del nazismo o nel luogo in cui fu fatta prigioniera, sulla quale sono incisi il nome della persona, l’anno di nascita, la data, l’eventuale luogo di deportazione e la data di morte, se conosciuta. Questo tipo di informazioni intendono ridare individualità a chi si voleva ridurre soltanto a numero. L’espressione “inciampo” deve dunque intendersi non in senso fisico, ma visivo e mentale, per far fermare a riflettere chi vi passa vicino e si imbatte, anche casualmente, nell’opera.
L’iniziativa è partita a Colonia nel 1992 e ha portato, a inizio 2019, all’installazione di oltre 71 000 “pietre”. Poi, la pandemia da Covid19. I blocchetti si possono trovare in quasi tutti i paesi che furono occupati durante la seconda guerra mondiale dal regime nazista tedesco, oltre a ciò anche nella Svizzera, in Spagna e Finlandia. Finora solo l’Estonia, Bielorussia e alcuni paesi balcanici non hanno aderito al progetto.
Il sindaco di Venaria Reale, Fabio Giulivi: «Riuniti oggi nella nostra piazza Martiri della Libertà a ricordare quanto avveniva in quegli anni di guerra mondiale, metto l’attenzione su un episodio che ci riguarda tutti: le ricerche dal nostro archivio storico, curate dai signori Annibale Pitta, Teresa Moriondo e Riccardo Ritiri hanno portato alla luce che il 16 settembre 1943, in questa ci fu il rastrellamento di 290 soldati e la loro successiva deportazione in Germania, ai quali dedichiamo una targa commemorativa che li ricorda, a memoria del loro sacrificio per la nostra libertà».
Un triste elenco che, nelle Pietre d’inciampo mira a depositare, nel tessuto urbanistico e sociale delle città europee, un segno in maniera indelebile e una memoria diffusa dei cittadini deportati nei campi di sterminio nazisti.
Il presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Ferrauto: «Il Giorno della Memoria non è soltanto una ricorrenza, ma è un monito ad una costante e continua vigilanza, dobbiamo combattere l’indifferenza, grazie alla quale questi mostri del passato possono rialzare la testa. Dando seguito ad una mozione approvata dal Consiglio comunale all’unanimità, avente per oggetto la posa di Pietre d’inciampo, siamo riusciti, grazie alla collaborazione con la sezione ANPI di Venaria, alla ricerca fatta dai signori Pitta, Moriondo e Ritiri, per i nomi scoperti, all’Ufficio di Presidenza del Consiglio comunale per completare l’iter di acquisizione e alla GESIN per la posa in opera, a collocare quattro Pietre d’inciampo che riguardano i nostri concittadini deportati, davanti alle loro ultime residenze conosciute».
PROGRAMMA DELLE CELEBRAZIONI
Giovedì 27 Gennaio
Ore 10:30 – piazza Martiri della Libertà 1, fronte Municipio
Interventi delle Autorità civili e svelamento di una targa con QR-Code in memoria dei soldati venariesi deportati
Ore 11:00 – via Pietro Rolle 14
Posa della pietra d’inciampo nei pressi dell’ultima abitazione di Mario Macri, cittadino venariese arrestato il 19/10/1943, deportato nel 1944 e assassinato a Dachau
Ore 14:00 – via Guarino Guarini 19, Scuola elementare Oscar Romero
Passaggio di consegne “Guardie della Memoria” dagli alunni di 5^ agli alunni di 1^ elementare
Ore 14:30 – Via Giovanni Boccaccio 48, Scuola media Michele Lessona succursale
Interventi istituzionali e letture a cura degli alunni delle Scuole elementari “Di Vittorio” e “Romero”
INIZIATIVE COLLEGATE AL GIORNO DELLA MEMORIA
Posa delle Pietre d’inciampo
L’Amministrazione ha già proceduto alla posa delle seguenti Pietre d’inciampo:
Antonio Giliberti – arrestato il 19/10/1943, deportato nel 1944 e assassinato a Mauthausen
via Alfonso Lamarmora 5
Camillo Girelli – arrestato il 15/10/1943, deportato nel 1944 e assassinato a Buchenwald
piazza Annunziata 6
Leonardo Beccaro – arrestato il 07/07/1944, deportato nel 1945 e assassinato a Buchenwald
viale Paolo Emilio Buridani 26
Oscar Belluco – arrestato il 15/09/1944, deportato nel 1944 e assassinato a Mauthausen
via Don Luigi Pavesio 27
Alle quali si aggiungerà quella in ricordo di Mario Macri, la cui posa è prevista nella mattinata del 27 gennaio.
Plastico della Memoria “Auschwitz dall’alto”
L’Associazione 296 Model Venaria allestisce da giovedì 27 a domenica 30 gennaio, presso la Sala Espositiva comunale di via Andrea Mensa 34, il plastico della Memoria “Auschwitz dall’alto”, installazione multimediale per raccontare e spiegare alle nuove generazioni la vita di tutti i giorni nei lager nazisti attraverso una video-ricostruzione storica a cura dell’associazione culturale e teatrale “I Retroscena”, proiettata sul modello del campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau.
L’accesso alla sala è consentito per un massimo di dieci persone alla volta, nel rispetto delle vigenti normative anti Covid-19. Orari: giovedì e venerdì ore 14:30-18:30, sabato e domenica ore 10-12:30/14:30-18:30.
Mostre didattiche e fotografiche
L’ANPI – Sezione di Venaria Reale “Martiri della Libertà” allestisce da lunedì 24 a lunedì 31 gennaio, all’interno di due istituti scolastici cittadini, le seguenti mostre didattiche e fotografiche:
Donne nei lager nazisti
corso Papa Giovanni XXIII 54, Scuola media Don Milani
Bambini nel vento
largo Giuseppe Garibaldi 2, Scuola media Michele Lessona centrale.
Le iniziative organizzate per il Giorno della Memoria si svolgono in collaborazione con: ANPI – Sezione di Venaria Reale “Martiri della libertà”, Associazione Turistica Pro Loco Altessano – Venaria Reale, Associazione 296 Model Venaria, Fondazione Via Maestra, Gesin – Gestione Servizi Infrastrutturali, Istituto comprensivo Venaria 1 e Istituto comprensivo Venaria 2 “Don Milani”.
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