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Politica

Le destre contestano Steve della Casa direttore del Torino Film Festival

Gabriele Farina

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Manifestazione di un gruppetto di Gioventù Nazionale ieri sera davanti alla Mole a Torino per contestare la nomina di Steve Della Casa come direttore del Torino Film Festival.

Apprendiamo con sgomento della recente nomina di Stefano “Steve” Della Casa a nuovo direttore artistico del Torino Film Festival.
Riteniamo inaccettabile che un individuo dal passato così inquietante vada ad occupare una carica che rappresenta molto per Torino e per la cultura in generale – dichiarano i militanti di Gioventù Nazionale -. Il neo direttore artistico porta presso di sé un’ombra sulla quale non riteniamo giusto soprassedere, dal momento che venne coinvolto e condannato nei fatti riguardanti l’assalto al bar ”Angelo Azzurro”, avvenuto l’1 Ottobre 1977, durante il quale venne dato fuoco al locale tramite il lancio di bombe Molotov effettuato dai manifestanti di Lotta Continua nella convinzione, di colpire un bar frequentato “da gente di destra”. Nell’incendio perse la vita, dopo giorni di agonia a seguito delle gravissime ustioni riportate, lo studente Roberto Crescenzio, entrato per bere un caffè.
Pensiamo che “Steve” non possa essere un punto di riferimento per i giovani torinesi come noi che vogliono avvicinarsi al mondo del cinema e della cultura in generale. Dalle istituzioni della cultura, cittadine e regionali vogliamo una marcia indietro repentina per salvare la faccia davanti ad una vergogna che altrimenti rischia di macchiare il TFF. In quest’edizione del Torino Film Festival andrà dunque in scena Profondo Rosso, ma purtroppo non si tratta del film.

Ieri contestazioni erano arrivate anche da parte del presidente del gruppo Lega Salvini Piemonte Alberto Preioni

Abbiamo appreso della nomina di Steve Della Casa a direttore di Torino Film Festival. Pur nel rispetto dell’autonomia della decisione adottata dal consiglio di amministrazione che se ne assume la responsabilità, non possiamo non manifestare il nostro dissenso. Tale designazione rischia infatti di far riemergere le ferite di una stagione difficile per Torino e per l’Italia che, pur appartenendo ormai ai libri di storia, rievoca giorni dolorosi del terrorismo. Il gruppo consiliare Lega Salvini Piemonte, unitamente all’assessore regionale alla Cultura Vittoria Poggio, avrebbe preferito una nomina diversa, capace di garantire professionalità e autonomia con una identità in grado di assicurare nello stesso tempo un profilo idoneo a mettere il Tff al riparo dai ricordi di un’epoca che ha lasciato ferite profonde nella società torinese.

E da parte di Augusta Montaruli, Fratelli d’Italia

La nomina di Steve della Casa come direttore artistico del Torino Film Festival è una notizia che mi lascia senza parole, un’offesa e un fallimento. Mi appello a Museo del Cinema, Regione e Comune affinché ci ripensino. Non solo e’ il vecchio che avanza ma e’ un incubo con cui Torino fa ancora i conti, una nomina che riapre ferite con un corredo ideologico di cui non abbiamo bisogno. Possibile che non ci sia nessun altro che possa portare alto il nome del TFF e farlo guardare avanti? Possibile che non si sia trovato un nome non divisivo per una kermesse che dovrebbe essere di tutti? I bravi non stanno solo dall’altra parte e i cittadini vogliono una rottura con il passato peraltro inglorioso.

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