Salute
COVID-19, Deltacron sparisce dal database internazionale Gisaid
Deltacron, la variante ibrida tra Delta e Omicron, è stata eliminata dal database internazionale Gisaid che raccoglie tutte le varianti del Sars-Cov-2. L’annuncio di Deltacron era stata fatta tramite i mezzi stampa da Leonidos Kostrikis, professore di scienze biologiche all’Università e capo del Laboratorio di biotecnologia e virologia molecolare di Cipro.
Erano molti gli scienziati scettici che avevano avvertito della possibilità di errori tecnici in presenza di co-infezioni oppure da contaminazioni dei campioni, ma ancora domenica Kostrikis aveva risposto alla comunità scientifica che i dati raccolti dal suo team “indicano una pressione evolutiva su un ceppo ancestrale per acquisire queste mutazioni e non il risultato di un singolo evento di ricombinazione”, sostenendo poi che i risultati “confutano le affermazioni non documentate secondo cui Deltacron è il risultato di un errore tecnico”.
Quello che preoccupava più di tutto era l’assenza di una pubblicazione su una rivista scientifica e l’annuncio alla stampa senza portare prove certe per confutare lo scetticismo degli altri scienziati.
Il microbiologo Enrico Bucci, professore della Temple University di Philadelphia, oggi ha cercato la variante e non l’ha più trovata su Gisaid. “I ricercatori ciprioti hanno ritirato le sequenze che avevano depositato, perché vi è necessità di ulteriori accertamenti. Perché gli scienziati cercano le agenzie di stampa prima dei loro colleghi, quando si tratta di annunciare risultati di potenziale impatto sociale?” – scrive Bucci su Facebook.
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