Cuneo
660 studenti di Cuneo hanno partecipato al progetto WeFree online di San Patrignano
Un documentario, testimonianze dirette e dibattiti per fare prevenzione delle dipendenze a scuola. Sono circa 660 gli studenti di Cuneo e provincia che hanno partecipato al progetto WeFree online di San Patrignano, condotto da novembre a oggi grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo. Obiettivo dell’iniziativa, sensibilizzare i giovani e aprire un dibattito sul disagio, sulle fragilità dell’adolescenza e sui rischi connessi all’uso di sostanze.
Il documentario “#Chiaroscuro, un reportage sulla fatica di crescere”, è uno degli strumenti di prevenzione realizzati da San Patrignano, un vero e proprio prodotto cinematografico in cui tre ragazzi che hanno svolto il percorso di recupero in comunità e oggi si sono reinseriti, Carolina, Melita e Federico, raccontano la loro storia, i loro errori, la fatica di rialzarsi e la gioia per una vita ritrovata. Compagno di viaggio l’attore Francesco Apolloni, filo conduttore fra i loro racconti.
Il documentario è stato proposto in tre appuntamenti a 660 studenti e ai loro docenti di 26 classi delle scuole IIS Grandis e IC Leonardo da Vinci di Cuneo, IC Grandis di Borgo San Dalmazzo, IC di Venasca/Costigliole Saluzzo, IC Taricco di Cherasco, IIS Velso Mucci di Bra. Dopo la visione di #Chiaroscuro, i ragazzi hanno partecipato al dibattito online con alcuni coetanei che hanno completato il percorso di recupero in comunità, e che hanno portato la loro testimonianza con semplicità e schiettezza, raccontando le loro storie personali, come siano arrivati alla tossicodipendenza e come abbiano ripreso in mano la propria vita.
“#Chiaroscuro è un reportage che parla sì di droga e di dipendenza – spiega Patrizia Russi, responsabile del progetto WeFree -, ma anche delle luci e ombre che si nascondono negli adolescenti, della fatica di compiere le scelte che inesorabilmente si pongono loro davanti crescendo, così come delle loro meravigliose potenzialità”
“Nei dibattiti, gli studenti si ritrovano almeno in parte nei racconti dei nostri ragazzi, storie che parlano di bullismo, di rapporti familiari difficili, di fatica ad integrarsi e a farsi accettare, e vengono chiamati ad una riflessione sulle proprie scelte – aggiunge Silvia Mengoli, responsabile del progetto WeFree –. La speranza è che le loro storie possano essere uno spunto di riflessione e che da queste possa nascere un confronto costruttivo”.
“La prevenzione e la promozione della salute sono centrali nella strategia della Fondazione CRC – aggiunge Ezio Raviola, vice presidente della Fondazione CRC –. Grazie a questo progetto, che coinvolge gli adolescenti di tante scuole della nostra provincia attraverso il confronto con loro coetanei usciti da una dipendenza, è stata realizzata un’azione di cultura della prevenzione su un pubblico, quello dei ragazzi, messo a dura prova dall’esperienza degli ultimi due anni di pandemia”.
Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese