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Il quartiere Vanchiglia di Torino chiede i danni al Comune a causa della “mala movida”

Vincenzo Spinello

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A Torino, dopo il quartiere di San Salvario, anche il quartiere Vanchiglia fa causa al comune chiedendo i danni causati, a detta loro, dalla mala movida notturna.
Ad annunciarlo attraverso un post sulla loro pagina Facebook è stato il gruppo “Riprendiamoci Vanchiglia”.
Ecco il contenuto del loro post:

La parola della notte è ALEA IACTA EST . Come tutti saprete è la frase storica pronunciata da Giulio Cesare quando varco’ il Rubicone, sapendo che una volta varcato non ci sarebbe stata più alcuna possibilità di ricucire con il senato. IL DADO È TRATTO. Tutti almeno una volta nella vita l’abbiamo pronunciata. Anche noi residenti di Vanchiglia stasera con immenso piacere la urliamo: non si torna più indietro. È stato notificato da parte dei nostri avvocati un atto di citazione al Comune di Torino con una richiesta di risarcimento danni milionaria per gli elevati disagi che abbiamo sopportato in questi anni grazie alla Movida, senza che nessuno ci ascoltasse. Dopo molto tempo di lavoro certosino raccogliendo prove sulle violazioni, rilevazioni fonometriche, documentazione Arpa, vari esposti rimasti lettera morta e chi ne ha più metta come disse qualcuno chi sbaglia paga. E Considerato che al giorno d’oggi l’unica maniera per avere voce è toccare il portafoglio questa è la prima di una serie di iniziative giuridiche volte a tutelarci.

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