Biella
A Biella in 42 percepivano indebitamene il reddito di cittadinanza
Il contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica rappresenta un primario settore operativo per la Guardia di Finanza stante la funzione di Polizia Economico-Finanziaria. In tale ambito i militari del dipendente Gruppo, in collaborazione con l’INPS, hanno avviato specifici ed accurati controlli scoprendo 42 soggetti, tutti residenti in Provincia di Biella, che hanno indebitamente percepito il Reddito di Cittadinanza.
Come è noto, il Reddito di Cittadinanza rappresenta un sostegno per quanti hanno concretamente bisogno di assistenza, motivo per il quale il Corpo è impegnato in prima linea a contrastare fenomeni di indebito accesso allo specifico beneficio.
Le Fiamme Gialle Biellesi, partendo dalle informazioni contenute nelle banche dati in uso al Corpo nonché in quelle messe a disposizione dall’INPS sulla base dell’intesa stipulata con la Guardia di Finanza, hanno effettuato i dovuti riscontri sulle autodichiarazioni necessarie a richiedere il beneficio patrimoniale all’Istituto di Previdenza, così rilevando diverse tipologie di condotte illecite.
In alcuni casi sono emerse fittizie situazioni di indigenza economica in capo a soggetti che avevano appositamente provveduto a scomporre il proprio nucleo familiare in modo da occultare consistenze patrimoniali superiori alle soglie previste per l’ottenimento del beneficio.
Altri soggetti invece hanno omesso di comunicare dati ed informazioni rilevanti, come ad esempio la proprietà di fabbricati o terreni o il percepimento di redditi da lavoro dipendente.
Altri ancora sono risultati accaniti giocatori sulle varie piattaforme di gioco online dimenticando di dichiarare vincite superiori ai 6.000 euro.
E’ stato anche accertato che numerosi soggetti controllati nonostante fossero sottoposti a misure cautelari personali erano percettori del Reddito di Cittadinanza oppure non in possesso del requisito fondamentale della residenza in Italia da almeno 10 anni di cui gli ultimi 2 in maniera continuativa prima della presentazione dell’istanza.
Infine particolare è risultata la posizione di un soggetto percettore di R. di C., titolare di partita IVA, completamente sconosciuto al fisco che oltre a non presentare nessuna dichiarazione fiscale negli ultimi anni, è stato denunciato anche per emissione di fatture per operazioni inesistenti (art. 8 D.L. 74/2000), in quanto in maniera abituale consentiva ad imprese compiacenti, dietro compenso, di contabilizzare costi fittizi.
Le 42 persone sono state segnalate all’Autorità Giudiziaria ed alla Direzione Provinciale I.N.P.S. di Biella, per l’immediata revoca dell’erogazione del beneficio, con disattivazione della relativa carta di pagamento elettronica e la conseguente proposta di sequestro delle sovvenzioni indebitamente percepite.
I Finanzieri hanno accertato in totale una frode pari 534.000 euro di cui 320.000 euro di contributi indebitamente percepiti. Senza gli interventi operativi in argomento, i soggetti controllati avrebbero continuato a percepire, sebbene privi di titolo, la somma complessiva di ulteriori 214.000 euro.
Infine su disposizione della Procura della Repubblica di Biella, al momento, sono stati eseguiti 16 decreti di sequestri preventivi per l’effettivo recupero delle somme indebitamente percepite.
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