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Opi Torino dona panchina rossa al CTO in occasione della Giornata per l’eliminazione della violenza sulle donne

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In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, l’Ordine delle Professioni infermieristiche di Torino oggi pomeriggio ha donato una panchina rossa all’ospedale CTO. Un gesto simbolico per ricordare Maria Masi, infermiera di 41 anni uccisa il 26 settembre dello scorso anno dal marito a Venaria Reale. In quell’occasione l’uomo aveva dato appuntamento a Maria nei pressi dell’Allianz Stadium per un ultimo chiarimento a seguito della separazione dei due. Al termine dell’incontro la donna, risalita sulla sua auto, è stata uccisa da diversi colpi di pistola sparati dal compagno, che poi si è tolto la
vita nel suo appartamento.

“Vorremmo ricordare Mery – dicono le colleghe dell’ospedale che l’hanno conosciuta in corsia – non solo come infermiera ma anche come figlia, mamma e donna. Per i valori, le speranze e la gioia nella quale credeva e per cui lottava: un emblema della forza femminile e di tutti i sacrifici”.

Ma quella di OPI Torino è una panchina rossa che intende commemorare non solo Maria Masi ma anche tutte le donne vittime di violenze e quelle vite strappate da mariti e compagni assassini. Da sempre l’Ordine delle professioni infermieristiche di Torino condanna apertamente ogni episodio di violenza. E lo fa non solo in occasione della Giornata Internazionale del 25 novembre ma ogni giorno, supportando qualsiasi iniziativa finalizzata alla cultura della non violenza.

Proprio per combattere ogni episodio di violenza di genere – sia fisica che psicologica – OPI Torino ormai da tempo partecipa attivamente alle iniziative della Consulta creata ad hoc dalla Città Metropolitana, che si concretizzano in iniziative di formazione e comunicazione verso i cittadini. OPI Torino ha anche aderito al Coordinamento contro la violenza sulle donne, un’intesa che punta a svariati obiettivi: da un lato vuole coordinare azioni di contrasto alla violenza a livello preventivo, conoscitivo e di sostegno alle donne vittime di azioni violente. E, dall’altro, rafforzare e raccordare reti fra i diversi soggetti che operano per contrastare la violenza sulle donne adottando procedure di intervento efficaci e integrate. A ciò va aggiunto anche la preziosa opera di informazione e sensibilizzazione della popolazione, anche attraverso azioni di prevenzione e contrasto.

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