Ambiente
Nucleare, l’assessore all’Ambiente, Marnati: “Nessuna delle 8 aree piemontesi è idonea”
“Ci aspettiamo che Sogin nella successiva elaborazione della Cnai (Carta Nazionale aree idonee, ndr) tenga conto di tutte le nostre osservazioni e le proposte tecniche presentate non solo dalle istituzioni, dagli Enti e dalle associazioni, ma da tutti coloro che si sono spesi per esaminare i documenti e dare così il loro contributo. Le osservazioni, che riguardano temi specifici, come sismicità, geologia, idrogeologia, acque sotterranee, trasporti, risorse agricole, aree naturali protette, aree dismesse, industrie “Seveso”, urbanistica e tutela del paesaggio alla luce dell’istruttoria, portano a considerare tutte le 8 aree tecnicamente non idonee”.
Lo ha detto l’assessore all’Ambiente del Piemonte, Matteo Marnati, in occasione del seminario sul ‘Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi’ promosso da Sogin, oggi e domani dedicato al Piemonte.
“Nel prosieguo della procedura che dovrà portare all’individuazione del sito – ha aggiunto l’assessore – la Regione, come previsto dalla legge regionale del 2010 e come già avviene da anni, assicurerà l’attività permanente di analisi, controllo e informazione, attraverso le attività del tavolo della trasparenza e del tavolo tecnico nucleare per garantire che il processo coinvolga tutti i soggetti interessati e si svolga nei tempi e nei modi previsti dalla legge”.
Il documento, la cui trasmissione a Sogin è stata approvata nel giugno scorso dalla Giunta, contiene osservazioni e proposte tecniche con una duplice finalità: da una parte verificare la corretta applicazione dei criteri utilizzati da Sogin per l’esclusione delle aree potenzialmente idonee ad ospitare il Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi e il Parco Tecnologico (in Piemonte sono ben 8 le aree individuate: 2 in provincia di Torino, 6 in provincia di Alessandria) e dall’altra fornire dati ed elementi di approfondimento per la redazione della Cnai.
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