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“Luce alle scene” di spazi fisici e interiori: tra Rivoli e Val di Susa torna “Scene”

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Scene giunge al terzo anno di vita a partire da quel 2019 che vede la fusione di due realtà territoriali storiche come Rivolimusica e Associazione Revejo, unite in partenariato nella prima Stagione Scene 2019-2020; torna, dopo i due difficili anni di emergenza sanitaria ancora in corso, dal Vivo, con un cartellone che ribadisce e sottolinea l’importanza della fruizione culturale e del circuito dello spettacolo quali elementi di miglioramento e benessere individuale e sociale.

Tema del 2021 -2022 è la luce. Quella dei riflettori che si riaccendono sui palchi per una ripartenza consapevole, attraverso la volontà e la coscienza di operatori e pubblico, come nel caso del format Teatro a pedali della compagnia Mulino ad Arte, ospitato in tre eventi all’interno del Ciclo Mondi possibili; quella degli spazi aperti delle borgate dell’Unione Montana Valle di Susa, protagonista nella sezione estiva di  SCENE dal vivo grazie al ruolo fondamentale di Revejo, da tempo impegnata nella circuitazione di eventi diffusi nelle borgate più piccole del Piemonte.

SCENE 2021-2022 propone a questo proposito un’impostazione innovativa proprio da un punto di vista di spazi, tenendosi tra Rivoli (Istituto Musicale Città di Rivoli, Circolo della Musica, Teatro del Castello di Rivoli, Centro Congressi), Avigliana (Teatro Fassino, Parco Alveare Verde) e Torino (Politecnico di Torino, Castello del Valentino) durante i mesi invernali, per poi dare il via ad una stagione estiva decentrata nell’area della Bassa Val di Susa – Borgata Mocchie, Condove; Chianocco; Susa; Mattie; Borgata Argiassera, Giaveno; Borgata 8 dicembre, Venaus; Frazione San Giuseppe, Giaglione; Oulx – attraverso la realizzazione di eventi site specific, in forte relazione con i luoghi. Una “luce” dunque, quella delle “nostre scene”, che una volta accesa, illumina spazi che chiedono di essere valorizzati, vissuti, rispettati. Si tratta di luoghi esteriori, ma anche interiori: gli spazi aperti dei nostri scenari possibili, delle nostre capacità di trasformare piccole occasioni – come uno spettacolo –  nell’opportunità di ampliare orizzonti.

Dopo un’apertura, il 13 novembre, con un atteso Omaggio ad Ezio Bosso a cura di Quartetto ZerØ, saranno altri 29 gli spettacoli previsti dal cartellone SCENE dal Vivo tra musica, teatro, danza, con l’attenzione da sempre rivolta alla multidisciplinarità, alla fusione di stili, nonché a nuovi talenti e nuove produzioni. Tra queste ultime, tre proposte in concorso per la sezione “produzioni” del bando Art Waves. Per la creatività, dall’idea alla scena indetto dalla Compagnia di San Paolo: la rilettura, tra musica e danze, di Antigone a cura dell’ensemble di Sentieri Selvaggi; Covid 19. Un’instant Opera, opera lirica multimediale promossa da Associazione Amici della Musica di Modena, e Tiny Uppercase. Il nostro senso nascosto, indagine profonda sulla propriocezione, ovvero la capacità di sentire il corpo calato nello spazio, a cura di Balletto Teatro di Torino, con sound design a cura di Max Viale. Ampio spazio, per il 2021-2022, viene dato ai raccoglitori tematici, che affrontano gli obiettivi ideologici e strategici della stagione attraverso filoni legati ai temi della promozione della cultura della sostenibilità ambientale e del benessere culturale, della divulgazione e dell’audience developement, il tutto attraverso scelte artistiche che prediligono la ricerca, la fusione tra generi, la scoperta di nuovi e giovani talenti.                                                                                                                

 Il ciclo Mondi possibili, legato alla sostenibilità, verrà inaugurato dallo spettacolo L’uomo che piantava gli alberi, connesso al ciclo famiglie con Ri-voices, coro di voci bianche dell’Istituto Musicale Città di Rivoli in collaborazione con Istituto Musicale Comunale “Leone Sinigaglia” di Chivasso. A seguire un ampio spazio dedicato tra luglio e settembre al prezioso lavoro di arte possibile e auto-sotenibile portato avanti da Mulino ad Arte tramite il format Teatro a pedali, con Mi abbatto e sono felice, Pocket Stories. Storie da taschino, Un pianeta ci vuole. Giobbe Covatta porterà al Parco Alveare Verde di Avigliana Sei gradi, titolo eloquente che introduce, con il numero sei, all’ aumento in gradi centigradi della temperatura del nostro pianeta. La giovane e virtuosa Orchestra d’Archi Archeia propone A I G A – Studio per lo scorrere di un fiume, Un percorso controcorrente raccontato in musica e parole per dare voce al flusso dell’acqua, in collaborazione con Tecnologia Filosofica e musiche di Giuliano Comoglio, Filippo Donà, Marco Amistadi. Faber Teater, con Cambiare il clima, conferenza spettacolo ospitata a Mattie domenica 19 giugno, si inserisce a cavallo tra i due filoni Mondi possibili e Scienza e creatività.

Si riconferma infatti, per il terzo anno, questo impegno interdisciplinare, in collaborazione con l’Associazione Polincontri: relatori e musicisti collaborano in un incontro di competenze per divulgare attraverso scienza e “sentire”.

Apre il 13 dicembre Silvia Cucchi, pianista classica e jazz, nonché dottore di ricerca in neuroscienze cognitive e specializzata in scienze dell’alimentazione, neurobiologia e statistica medica con Chi ha paura dell’elettrosmog? Storia di una pianista biosensibile ; lunedì 14 febbraio si parlerà di  Galileo: L’imperfezione meravigliosa, con Andrea Gori, Museo Galileo di Firenze, e Massimo Lombardi al Liuto. Il 13 marzo sarà la volta di  Eugenio Coccia, fisico e Rettore del Gran Sasso Science Institute: con lui e Luca Nobis alla chitarra si parlerà di “grande alchimia cosmica”. Con Musiche dal mondo, ciclo giunto al suo terzo anno, SCENE dal Vivo racconta un’arte strumento di conoscenza e inclusione sociale, grazie a spettacoli come Senegalliarde, La nuit du Senegal a cura di Associazione Tamra, con il prestigioso Ballet Reinassance Africaine “Waato Siita” e Djembé 2.0, con Ensemble Tamtando accompagnato dal celebre percussionista malinke Adama Dramé.

 

Come sempre un’attenzione particolare alla musica classica, con nomi prestigiosi come Nuovo Trio Italiano d’Archi, Enrico Pace e Valentina Valente, Luca Guglielmi, il giovane Quartetto Chagall, ma pure, in collaborazione con Associazione Filarmonica di Rovereto, i vincitori del concorso per quartetto d’archi “Pietro Marzani”. Per due ricorrenze, 8 marzo e 25 aprile, spettacoli dedicati: Amalia Grè, Madre Musica, e 25 Aprile. Voci di Libertà, nuova produzione in prima assoluta, a cura di Gian Luigi Carlone.

Un anno di eventi, questo 21-22, implementati da progetti collaterali come Di che musica6, programma di presentazioni tra Arte e musica rivolte a studenti delle scuole di Rivoli in collaborazione con Dipartimento di Educazione del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e Officina Musicale, grande contenitore di attività per ragazzi degli istituti superiori del territorio; non mancheranno incontri, aperitivi di approfondimento e importanti collaborazioni, come quella con il Centro per le Famiglie di Rivoli: Conoscere il mondo attravers(and)o l’arte, in sintonia con l’obiettivo 11 dell’agenda ONU per lo sviluppo sostenibile: “rendere le città e le comunità sicure, inclusive, resistenti e sostenibili”.

 

Il progetto SCENE DAL Vivo ha ricevuto il contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando “ART~WAVES. Per la creatività, dall’idea alla scena” che guarda al consolidamento dell’identità creativa dei territori attraverso il sostegno alla programmazione nel campo delle performing arts e alla produzione creativa contemporanea, unendo ricerca, produzione,offerta e distribuzione in una logica di ecosistema per rafforzare le vocazioni artistiche del territorio.

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