Cultura
Tied (Deménoi) di Tassos Morfis ha vinto i Job Film Days 2021
Si è chiusa al Cinema Massimo del Museo Nazionale del Cinema la seconda edizione dei Job Film Days, diretti da Annalisa Lantermo, che si sono tenuti dal 22 al 26 settembre.
Premio Cinematografico Internazionale “Lavoro 2021” JFD – INAIL
La Giuria, presieduta da Stefania Casini e composta da Giovanni Asaro, Davide Oberto, Cristina Piccino e Maria Paola Pierini, assegna il premio come miglior documentario a
Tied (Deménoi) di Tassos Morfis (Grecia, 2019, 53’)
Atene, 2015. 320 lavoratori navali entrano in sciopero contro la Lesvos Shipping Company, una delle più importanti compagnie marittime greche. Sette mesi di strenua lotta – dal porto all’ufficio del Primo Ministro – raccontati con grande ritmo e tensione: uno dei periodi più critici della storia contemporanea della Grecia.
Il premio come miglior soggetto è stato assegnato a
La conquista de las ruinas di Eduardo Gómez (Argentina/Bolivia, 2020, 88’)
Paleontologi da una parte. Estrattori di materiale lapideo dall’altro. La terra li unisce e li separa, nel loro modo diverso di affrontare il proprio rapporto con il suolo. La memoria del passato da conservare per gli uni, la modernità da costruire per gli altri, ognuno ha una diversa interpretazione di cosa sia questo mondo e di come dovrebbe essere abitato. Un mosaico di realtà che ruotano attorno all’industria delle costruzioni.
La Giuria assegna inoltre una menzione speciale a
#Salviamo_l’ospedale_pubblico di Alessandro Diaco (Tunisia, 2019, 51’)
Le condizioni disastrose della sanità pubblica in Tunisia attraverso le parole del personale ospedaliero e dei pazienti degli ospedali di Tunisi; un sistema che versa in condizioni drammatiche a causa di una politica sconsiderata. Storie quotidiane di fatica, abnegazione, sofferenza ma anche una mobilitazione guidata da chi resiste e si oppone, tutti i giorni.
Premio “Job for the Future” JFD – Camera di Commercio di Torino
La Giuria, presieduta da Giulio Sangiorgio e composta da Dario Gallina, Lidiya Liberman, Gianluca Matarrese e Carla Vulpiani, assegna il premio come miglior cortometraggio a
Zheng di Giacomo Sebastiani (Italia, 2020, 5’)
Zheng è un ragazzo cinese solitario, vive in Italia da quando era bambino. Nonostante sia riuscito a lasciare la fabbrica per costruirsi una posizione, non si sente completamente realizzato. Combattuto tra il rigore che gli impone il lavoro e il desiderio di entrare in contatto con i suoi coetanei, Zheng è chiamato a fare una scelta.
Il premio per la migliore regia dei cortometraggi è stato assegnato a
Les exemplaires di Guillaume Créton (Francia, 2020, 15’)
Un insegnante si suicida poche settimane prima degli esami di maturità e i suoi colleghi indicono uno sciopero. Viene organizzato un incontro d’urgenza tra il Ministro dell’istruzione e gli insegnanti, che accusano il ministero di avere una responsabilità diretta in questa tragedia.
Il premio per la migliore realtà italiana è stato assegnato a
Gas Station di Olga Torrico (Italia, 2020, 10’)
Alice lavora in una stazione di servizio. Era una musicista ma non suona più soffocando dentro se stessa il fuoco sacro che le bruciava dentro. Quando in un afoso giorno estivo compare il suo vecchio insegnante di musica, Alice inizia a chiedersi se sia rimasta per troppo tempo senza la sua benzina.
Premio del pubblico
Gli spettatori dei Job Film Days hanno avuto la possibilità di scegliere il miglior film. Le votazioni, effettuate tramite tagliandi consegnati al pubblico nelle sale, hanno premiato
In prima linea di Matteo Balsamo e Francesco Del Grosso (Italia, 2020, 82’)
La prima linea raccontata attraverso l’obiettivo e le parole di tredici fotoreporter, che con i loro scatti hanno mostrato l’inferno, gli orrori, le sofferenze e le cicatrici indelebili della guerra. Le voci, le fotografie, i ricordi e le riflessioni di uomini e donne con un lavoro che è anche e inevitabilmente una scelta di vita.
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