Cultura
Merletti al veleno, intervista con Graziella Costanzo
Torna, per quella che è annunciata come la sua ultima avventura, Sara Audisio, la miss Marple di Borgo Vanchiglia ideata da Graziella Costanzo. In Merletti al veleno, Neos Edizioni, la nostra simpatica indagatrice è però impegnta in quelle zone del Piemonte che si aprono sulla Valsesia, da Vercelli ad Alagna, da Varallo alle pendici del Monte Rosa.
Sara Audisio i trova ad indagare sulla morte di un’anziana ospite di una casa di riposo, dove lei va a trovare la sua ex vicina di pianerottolo. Pare che l’anziana donna sia stata avvelenata e che non fosse lei la vittima predestinata. Trovate la recensione completa qui.
Graziella Costanzo, nuova avventura per la tua Sara Audisio. Come è nata l’idea di questa vicenda?
L’idea di “Merletti al veleno” nasce come continuazione al romanzo precedente, “I fiori oscuri del lago”, che si era concluso lasciando in sospeso il lettore… la vicina di casa, Natalina Boasso, colpita da ictus… la sparizione misteriosa della cognata psicologa Ornella…
Centro della vicenda è una casa di riposo. Luogo spesso di grande solitudine. Perchè hai scelto questa ambientazione?
Ho scelto di parlare della vita all’interno di una casa di riposo influenzata da quanto è accaduto nel 2020, anche se, avendo ambientato il romanzo nel 2015, non ho fatto nessun riferimento al Covid. L’atmosfera però era piuttosto triste, e in quel periodo era finita in casa di riposo in seguito a ictus una cara amica.
Ci troviamo in Valsesia, nell’alto Piemonte. Sono luoghi che conosci bene?
Conosco la Valsesia perché sono appassionata delle tradizioni Walser e frequento volentieri i luoghi dove costruirono le loro belle case di legno con basamento in pietra.
Il romanzo è molto ben caratterizzato sul territorio addirittura – come nei precedenti – con l’inserimento di foto. Credi che questa scelta aiuti il lettore ad entrare meglio nella vicenda?
Le immagini danno un sapore di realtà alle vicende narrate e, secondo me, aiutano il lettore a conoscere meglio il territorio.
Ci spieghi cos’è il puncetto?
Il puncetto è il lavoro d’ago con cui le puncettaie realizzavano MERLETTI finissimi. La tradizione è legata al paese di Fobello nella val Mastallone, valle laterale della Valsesia.
Come si è sviluppato il personaggio di Sara libro dopo libro?
Sara in questo ultimo romanzo si è notevolmente addolcita, avendo ritrovato un antico amore. Ma gli anni sono passati e Sara, come tutti, teme la vecchiaia, gli acciacchi, la solitudine. Non è più arzilla come nei primi romanzi. Ciò che è capitato all’affezionata madama Boasso la invita a riflettere sulla propria vita.
…davvero quella che abbiamo letto è stata l’ultima avventura di Sara Audisio e cosa ti mancherà di lei?
“Merletti al veleno” chiude la serie dedicata a questa infermiera dal carattere spesso scontroso, ma così intuitiva nello scoprire assassini. Un po’ mi dispiace. Sara e il bassotto Carletto mi hanno tenuto compagnia nel corso di cinque anni. Ma è meglio cambiare perché si rischia di diventare ripetitivi e ‘pallosi’ come direbbe la stessa Sara.
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