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Cultura

La passione per la libertà. Ricordi e riflessioni di Pier Franco Quaglieni

Gabriele Farina

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Non è facile parlare dell’ultimo lavoro del professor Pier Franco Quaglieni, La passione per la libertà, edito da Buendia Books con il coraggio richiesto ad una giovane casa editrice. Non è facile perchè il professor Quaglieni è uno storico di grande cultura e per il sottoscritto sarebbe non corretto contestare alcuni dei suoi ragionamenti con i quali non mi trovo in pieno accordo.

Non c’è dubbio però che il professor Quaglieni sia un uomo libero e fortemente liberale e come tale non ha alcun timore di esprimere in maniera chiara e senza fronzoli le sue convinzioni, corroborate dalla sua cultura e dalla sua storia di studioso e protagonista della vita politico/culturale torinese ed italiana.

In realtà il volume è di facile lettura, perchè si tratta di riflessioni concentrate in brevi capitoli su personaggi ed eventi della storia italiana. Il professor Quaglieni, che è fondatore e presidente del Centro Pannunzio, ci racoonta il so pensiero su personaggi come Alfredo Frassati, Philippe Daverio, Ottavio Missoni, Massimo Mila, Giampalo Pansa, Guido Ceronetti e molti altri. Con quasi tutti ha avuto a che fare direttamente o ha fatto percorsi insieme. Su tutti le sue consideazioni sono nette, pulite, senza freni. Ne racconta il buono e non nasconde gli errori. Spesso se la prende con chi ha espresso giudizi con i quali non concorda nei confronti dei personaggi in questione. Allo stesso modo dà merito a chi invece ne ha parlato in maniera aderente al suo pensiero, magari prima di lui.

Allo stesso modo Quaglieni ricostruice alcuni eventi della storia d’Italia, dalla lotta armata alle foibe, parla di fascismo e comunismo (lui da sempre antifascista e anticomunista), di Risorgimento e disertori, di aborto e Salone del Libro. Non sono evidentemente lezioni di storia, ma riflessioni personali, considerazioni, ricordi, non raramente accuse e sassolini tolti dalle scarpe.

E’ questo un libro da leggere senza preconcetti, con la mente libera. Permette di conoscere anfratti di storia da punti di vista a cui magari non avevamo mai pensato. Ripeto in chiusura che non sempre mi trovo in accordo col pensiero del professor Quaglieni, ma non c’è dubbio alcuno che sia un pensiero libero e liberale, che ha piena dignità di essere espresso e ragionato.

La splendida copertina, è evidente, è opera di Ugo Nespolo. Qui vi lascio la bella chiacchierata con Gianni Oliva alla presentazione del libro a Moncalieri.

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