Cronaca
Galliate, chiusura di 20 giorni per un noto locale per frequenti risse e rapine
Il Questore della Provincia di Novara, a seguito di un’articolata attività istruttoria della Polizia di Stato di Novara – Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura, su proposta della Stazione dell’Arma dei Carabinieri di Galliate, ha emesso ieri 9 settembre, il provvedimento di sospensione della licenza a carico di un noto locale di Galliate.
L’esercizio pubblico, un bar ristorante dove vengono effettuati anche intrattenimenti musicali, che è situato in una location affacciata sul fiume Ticino, nel trascorso mese di agosto è stato teatro di numerosi interventi delle Forze dell’Ordine per preoccupanti episodi, in cui sono stati coinvolti ragazzi di giovane età; resisi autori di vari reati tra cui risse, furti e rapine sfociate spesso in lesioni personali anche gravi.
In particolare, un giovane veniva aggredito all’interno del locale da più persone sconosciute che gli causavano contusioni all’emitorace per sette giorni di prognosi. I Carabinieri, in altra occasione intervenivano per una segnalazione di rissa causata da alcuni ragazzi autori, altresì, della rapina di un telefono cellulare e di una collana nei confronti di un cliente che veniva medicato presso l’Ospedale di Novara per ferite alla testa e un trauma cranico giudicate guaribili in sette giorni. L’episodio più grave, avvenuto il 30 agosto, riguarda l’aggressione ad un ragazzo che veniva malmenato brutalmente all’interno dell’esercizio riportando lesioni gravissime che lo costringevano al ricovero per la frattura della cavità orbitale dell’occhio destro; il giovane veniva sottoposto ad una delicata operazione chirurgica per la ricostruzione della palpebra che non riusciva però a risanare lo sfregio permanente del viso ed il recupero totale della vista.
L’ultima denuncia, risale allo scorso 4 settembre allorquando un minorenne è stato percosso violentemente da un altro avventore che gli causava contusioni alle ossa del naso medicate e giudicate guaribili con una diagnosi di 5 giorni.
Le attività informative consentivano di verificare che il locale era divenuto una meta della movida sia novarese che lombarda poiché gli eventi organizzati da un noto DJ tra i giovani venivano pubblicizzati utilizzando i social.
Il numero elevato degli avventori richiamati dal tam tam mediatico era spesso stato causa di turbativa per l’ordine e la sicurezza pubblica nonché di violazione alla normativa sulle misure di contenimento del COVID 19.
Il provvedimento che si è reso necessario a tutela anche dell’incolumità dei cittadini, con particolare riguardo ai minorenni, comporterà la chiusura del locale per 20 giorni.
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