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Green pass, Barbero controbatte il rettore dell’Upo: “L’università è un posto in cui si affrontano i dubbi”

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Non si ferma la querelle tra il rettore dell’Università del Piemonte Orientale, Gian Carlo Avanzi e il professor Alessandro Barbero, noto storico e divulgatore. Dopo la presa di posizione di Avanzi contro la firma della petizione no green pass di alcuni professori dell’UPO tra cui Barbero, arriva la risposta del professore.

In un’intervista al Corriere della Sera Barbero sottolinea la sua contrarietà al green pass e non al vaccino: “Qualcuno mi presenta come una specie di superstizioso fanatico contrario ai vaccini. Ma nell’appello che ho firmato non si parla dell’utilità dei vaccini: molti dei firmatari sono vaccinati e anche io ho ricevuto le dosi. Quel che preoccupa è l’obbligo di green pass per studenti che hanno già pagato fior di tasse universitarie, ma che rischiano di essere esclusi dalle lezioni”.

“È surreale e inquietante vivere in un Paese in cui non si può salire su un treno, entrare in un ufficio pubblico o accedere all’università se non si ha un pezzo di carta che però, per carità, non è obbligatorio” – aggiunge.

“Tanti colleghi, compreso il rettore, hanno una posizione diversa e fanno bene a esprimerla. – conclude Barbero -. L’università è il posto in cui si cerca la verità senza la pretesa di averla in tasca. In cui si affrontano i dubbi, invece di metterli a tacere”.

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