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Aumentano gli italiani all’estero, il 49% degli expat parte dal Nord
Appare ancora in aumento il numero di italiani che decidono di lasciare la Penisola per andare a vivere all’estero: a testimoniarlo è il Report Migrazioni 2019 dell’Istat, rilasciato a gennaio 2021. Vediamo più nel dettaglio qual è la situazione descritta dai dati e cosa bisogna sapere prima di partire.
Cosa dicono gli ultimi dati Istat
Secondo quanto riportato nel report Istat, nel 2019 sono state effettuate circa 180mila cancellazioni anagrafiche, con un incremento del 14,4% rispetto all’anno precedente. Una cifra che fa riflettere, soprattutto se si considera che negli ultimi dieci anni sono stati 899mila gli italiani che hanno deciso di trasferirsi all’estero.
Da dove partono gli italiani diretti oltreconfine? Soprattutto dal Nord: dalle regioni del Settentrione, infatti, partono i flussi più consistenti di trasferimenti verso l’estero, con 59mila cittadini in tutto, ossia il 49% del totale; in termini relativi, si parla di 2,4 cittadini per mille residenti. Poco inferiori comunque le cifre registrate al Sud, dal quale sono partiti 43mila italiani; molto meno consistente invece il flusso che parte dal Centro Italia, con 19mila expat. La regione che registra più partenze in termini assoluti è la Lombardia (23mila cancellazioni), seguita da Sicilia e Veneto (12mila), Campania (11mila) e Lazio (9mila); in termini relativi, invece, la regione che riporta più partenze è il Trentino-Alto Adige (4 per mille residenti). Prendendo in considerazione le città, sono Milano, Roma e Napoli quelle più interessate dai flussi verso l’estero; in termini relativi il tasso di emigratorietà maggiore è quello di Bolzano (5 per mille residenti).
Destinazioni UE e extra-UE
I dati raccolti dall’Istat parlano chiaro: gli italiani diretti all’estero preferiscono di gran lunga i paesi appartenenti all’UE rispetto ad altre destinazioni, probabilmente per via della vicinanza geografica ma anche culturale. La meta preferita è il Regno Unito, e il periodo di transizione per la Brexit (concluso il 31 gennaio 2020) non ha fatto che acuire questo fenomeno, spingendo anche l’ufficializzazione della residenza in loco di chi era già presente ma senza registrazione. A seguire troviamo Germania, Francia, Svizzera e Spagna, che insieme al Regno Unito hanno accolto complessivamente 531mila italiani. Per quanto riguarda le mete extra-UE, meno preferite in generale, le più scelte sono Brasile, Stati Uniti, Australia e Canada, con un totale di 16mila italiani accolti.
Strumenti utili per gli expat
Al giorno d’oggi trasferirsi all’estero non è affatto difficile come poteva esserlo molti anni fa, e il merito è soprattutto delle risorse presenti online e quindi alla portata di tutti. Esistono infatti alcuni strumenti che semplificano numerose fasi del trasferimento: dal volo aereo alla scelta dell’alloggio, arrivando alle attività sociali organizzate online, indispensabili per integrarsi e vivere a pieno la nuova atmosfera quotidiana, tutto è ormai molto più accessibile e, di conseguenza, il trasferimento crea molti meno problemi.
Per fare qualche esempio pratico, se da Milano ci si deve trasferire a Barcellona basta visitare un sito ad hoc per ottenere informazioni sui voli e sulle compagnie aeree operanti. Lo stesso vale per la ricerca dell’abitazione: non è necessario aspettare di arrivare sul posto per farlo, ma è sufficiente visitare in anticipo alcuni siti appositi, che fanno da collegamento tra proprietari e aspiranti affittuari. Utilissimi poi anche i gruppi presenti su social network come Facebook, ottimi per stringere le prime amicizie e ampliare le proprie conoscenze linguistiche, insieme a diverse app pensate proprio a questo scopo.
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