Cronaca
Allevatori costringono autore ad annullare la presentazione di un libro per bambini sul lupo all’Alpe Devero
Giovedì scorso non si è volta all’Alpe Devero la prevista presentazione del libro per bambini “Osso la lupa – Uomini e Lupi sulle Alpi” di Matteo Rubino. E’ stato lo stesso autore ad annullare l’evento in seguito alle proteste di un gruppo di allevatori che contestavano il libro perchè difende il lupo mentre loro chiiedono che ad essere difesi siano i loro allevamenti.
E’ lo stesso Rubino a raccontare cosa è accaduto:
“Oggi all’Alpe Devero, alla presentazione di “Osso la lupa – Uomini e lupi sulle Alpi”, manifestazioni. Con tanto di giornalista preavvisato, magliette, striscioni e volantini prestampati. Visti gli animi esacerbati e le tensioni, ho annullato la presentazione, che era dedicata ai bambini del Devero, per quanto non abbia potuto evitare di coinvolgere nel brutto momento quella trentina di persone, presente comunque alla location dell’evento, presso la stupenda, superlativa, “Antica Locanda Alpino”.
Per decidere di annullare la presentazione, mi sono confrontato per oltre un’ora con tutti i manifestanti presenti, allevatori e rappresentanti di non ho avuto il piacere di capire quale ente o associazione (non mi è stato detto se qualcuno patrocinasse la cosa o l’avesse coordinata o sostenuta, ma di certo essa non si è generata per moto spontaneo, data l’organizzazione presente).
Ho invitato tutti i manifestanti alla mia presentazione, per offrire loro il modo di capire cosa avrei detto, ma hanno rifiutato di presenziare, richiedendo soltanto che la annullassi.”
“Pur dopo averlo fatto, non contenti evidentemente, si sono ugualmente presentati con campanacci e magliette nei pressi della locanda, dove a quel punto non c’era più alcun evento e nonostante non ci fosse più motivo per protestare. Hanno sbagliato “presentazione” e sono finiti a protestare dinanzi ad una riunione pubblica che si teneva poco più oltre e che nulla c’entrava col mio evento.”
Ho colloquiato con gli allevatori, ho ascoltato le loro tesi, anche se non le ho potute pienamente condividere, per la tensione che aleggiava nei discorsi e la scarsa volontà da parte di taluno di ascoltare la mia opinione, in un vero dialogo.
Vorrei restare in contatto con molti di loro, Pamela, altri di cui non ho neppure i nomi, perché le idee maturano solo grazie al dialogo e al dibattito e stasera non c’è stato il dibattito sereno che avrebbe potuto essere utile a tutti.
Mi spiace dei toni, sfociati persino in accuse per il fatto che il mio libro (mi sono sentito dire), se entrasse nelle scuole “farebbe il lavaggio del cervello ai bambini”, mentre il mio testo è stato concepito proprio per agevolare la dialettica e il confronto e per tali sue qualità è stato riconosciuto e premiato.”
“Mi è spiaciuto delle minacce ricevute, perché mi sono sentito dire che “la faccia del lupo che uccide le bestie uno se la dimentica perché i lupi sono tutti uguali, ma la faccia mia no” e se la sarebbero ricordata, se il lupo avesse fatto del male a qualche persona.
Non credo che il mio libro possa causare alcunché, dal momento che è un romanzo per ragazzi e i romanzi, si sa, non attirano i lupi e non li aizzano contro uomini o bestie.
Mi ricorderò sempre questa frase e l’appunto, chiamiamolo così, che “loro (alcuni dei presenti) si sarebbero ricordati della mia faccia”.
Ora: leggetela come volete… Sfogo, minaccia…”
“Io vorrei sinceramente e semplicemente potere dire la mia, con il mio libro, restando disponibilissimo a sentire l’opinione diversa di chiunque altro. Anche per crescere e capire, se qualcosa non ho capito.
Sono qui, per tutti coloro che vorranno insegnarmi ciò che non ho capito del mondo della pastorizia alpina e per dire la mia su cosa ho invece imparato in anni di studio, interviste ad allevatori di mezza Italia, che mai si sono espressi in toni così accesi, pastori, contadini, etc. Sono qui, con il cuore aperto, ma con molta amarezza in più, perché quando striscioni preconfezionati, campanacci agitati per soffocare la presentazione di un libro per ragazzi mettono a tacere i libri, qualcosa non va, in una democrazia che si fonda sulla libertà di ciascuno di esprimere pacatamente la propria opinione.
Alla prossima! Quando le ferite del mio animo saranno guarite. Alla prossima presentazione, tra non molto.”
Aggiornamento: la posizione degli allevatori su quanto accaduto.
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