Piemonte
Torino, approvato in Sala Rossa il Rapporto conclusivo dalla Commissione Legalità
Il Consiglio comunale ha approvato con 24 voti a favore e 4 astensioni il Rapporto conclusivo di attività presentato dalla Commissione Legalità (per esteso, Commissione consiliare speciale per la promozione della cultura della legalità e del contrasto dei fenomeni mafiosi) con presidente Carlotta Tevere e vicepresidente Francesco Tresso.
Il rapporto elenca le attività svolte in questo mandato, svolte anche in sinergia con istituzioni, a partire dalla Prefettura, associazioni come Libera Piemonte o Movimento Agende Rosse, Ordini professionali, Garanti per i diritti dei Detenuti. Numerosi i temi affrontati nel corso di convegni, incontri e sopralluoghi conoscitivi: dall’istituzione del “Tavolo di Lavoro della Città di Torino per la prevenzione degli estremismi violenti” al riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie, dalle iniziative per fare piena luce sull’omicidio del procuratore Bruno Caccia al contrasto dell’usura e del riciclaggio, fino alla ludopatia e alla tratta di esseri umani, con un’attenzione particolare anche alla situazione del CPR di corso Brunelleschi, del quale il Consiglio comunale ha anche chiesto formalmente la chiusura.
Il rapporto finale della Commissione si conclude inoltre con alcune raccomandazioni per la prossima Amministrazione comunale, a partire dall’istituzione di un Assessorato alla Legalità e alla Sicurezza.
Questi gli altri suggerimenti:
Monitorare l’applicazione del “Protocollo di Intesa per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno dell’usura” e collaborare con la Città Metropolitana per favorire la comunicazione sull’esistenza dell’Organismo di composizione della crisi e degli sportelli ed associazioni che offrono un servizio di prima consulenza antiusura.
Sostenere il neonato “Tavolo di Lavoro multi – agenzia della Città di Torino per la prevenzione degli estremismi violenti”.
Monitorare i fenomeni del gioco d’azzardo illegale, implementare iniziative di educazione e sensibilizzazione volte a tutelare le fasce più vulnerabili che rischiano la dipendenza da gioco d’azzardo.
Invitare la Prefettura ad istituire un Tavolo permanente per monitorare i beni confiscati disponibili nel territorio cittadino. Pubblicare un bando per raccogliere disponibilità e idee per l’impiego dei beni confiscati. Sollecitare l’audizione dei familiari di Bruno Caccia e del loro legale in Commissione Parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere.
Infine, la richiesta di organizzare eventi nelle scuole e aperti alla cittadinanza sui temi della legalità.
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