Cronaca
Arrivano quasi 6 milioni di euro ristori per le strutture socio assistenziali e socio sanitarie piemontesi
Arrivano i ristori per le strutture socio assistenziali e socio sanitarie piemontesi, sia per anziani che per i minori, in base a quanto previsto dalla Legge regionale 3/2021, fortemente voluti e sollecitati dall’assessore regionale al Welfare, Chiara Caucino. Le domande pervenute e approvate, in tutto il Piemonte, sono 359 (da parte di strutture che gestiscono complessivamente 8141 posti letto) per un totale complessivo che verrà erogato di 5.894.084,00 euro. Le domande respinte sono risultate essere soltanto 17.
Il criterio prevede che a ciascun ente beneficiario verrà corrisposto un contributo pari all’importo di 724 euro, moltiplicato per il numero di posti letto autorizzati al funzionamento nelle tipologie ammissibili alla relativa struttura.
Scendendo nel dettaglio, in provincia di Alessandria andranno 552.412,00 euro per 763 posti letto, ad Asti 818.120,00 euro per 1.130 posti letto, nel Biellese 378.652,00 euro per 523 posti letto gestiti, nella Provincia di Cuneo un milione 702mila e 124 euro per 2mila e 351 posti letto, nel Novarese 312.044,00 euro per 431 posti letto, nella Città Metropolitana di Torino un milione 554mila e 428 euro per la gestione di 2.147 posti letto, nel Vercellese, 493.768,00 euro per 682 posti letto gestiti e infine le strutture del VCO, che gestiscono 114 posti letto, avranno 82.536,00 euro.
«L’emergenza Covid19, nell’ultimo anno e mezzo – spiega l’assessore regionale al Welfare, Chiara Caucino – ha messo a dura prova tutto il sistema della sanità piemontese che ha vissuto momenti che definire drammatici suona quasi eufemistico». «Ecco perché oggi – prosegue l’esponente della giunta regionale – la mia soddisfazione è doppia: ho potuto toccare con mano la grande efficienza, umanità e compattezza del nostro sistema, nonostante le inevitabili criticità, e ora, con orgoglio, posso presentare nel dettaglio le cifre dei cosiddetti “ristori” che vanno a dare ossigeno a strutture che hanno dato tutto quanto possibile proprio per aiutare le persone più fragili e in difficoltà. Al netto del dovuto contributo economico, che ritengo doveroso, a tutti i dirigenti, medici, infermieri, amministrativi e operatori di tali strutture va il mio più sincero ringraziamento per la professionalità e l’umanità dimostrata nell’ora più buia».
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