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Scuola e formazione

Scuola, a Torino confermati i progetti “Nessuno resta indietro” e “Un assist verso il successo scolastico”

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La Giunta comunale di Torino ha approvato nella seduta di martedì una delibera, proposta dall’Assessora all’Istruzione Antonietta Di Martino, con cui viene rinnovata per il prossimo anno scolastico la convenzione stipulata con l’Università degli Studi di Torino per la realizzazione dei progetti “Nessuno resta indietro” e “Un assist verso il successo scolastico”.

I due progetti intendono offrire forme di sostegno al successo formativo e di contrasto alla dispersione scolastica attraverso il potenziamento delle competenze scolastiche di bambini della scuola primaria (“Nessuno Resta Indietro”) e dei ragazzi di scuola secondaria di primo grado (“Un assit verso il successo”). Sono stati attivati nell’ambito di 11 Patti educativi di Comunità che hanno visto coinvolti il Comune, l’Università e le scuole del territorio, e all’interno della convenzione siglata nel 2019 tra i due enti nell’ambito del progetto “Torino Città Universitaria”.

Dichiara l’assessora Di Martino: “La ripresa del prossimo anno scolastico allo stato attuale si presenta ancora segnata dal permanere dell’incertezza per le scuole, gli allievi e le famiglie a causa dello stato emergenziale che ha caratterizzato gli ultimi due anni. È quindi fondamentale continuare ad assicurare agli studenti attività di supporto motivazionale, anche finalizzate al recupero e al potenziamento delle abilità e delle strategie metacognitive, riproponendo questi due progetti attivati con ottimi risultati nel secondo semestre dell’anno scolastico appena concluso, grazie alle competenze e al supporto dell’Università in un contesto di accresciute fragilità dovute al persistere dell’emergenza sanitaria”.

Commenta la prof.ssa Barbara Bruschi, Vice-Rettrice per la didattica dell’Università di Torino: “Abbiamo ritenuto come dovere dell’Università mettere a disposizione della popolazione scolastica le competenze e le risorse umane per cercare di ridurre il danno determinato dalla pandemia. I nostri studenti hanno così avuto l’occasione di acquisire nuove competenze offrendo un servizio solidale alla comunità in un’ottica di cittadinanza attiva”.

Le attività realizzate nel secondo semestre dell’anno scolastico 2020/21 hanno coinvolto oltre 100 tirocinanti di Scienze della Formazione Primaria e di Scienze dell’Educazione, coordinati da un gruppo di docenti dell’Università.

Per il progetto “Nessuno Resta indietro” sono state coinvolte, oltre a scuole della provincia, 3 scuole torinesi (Gozzi-Olivetti, Palazzeschi, Cairoli) per un totale di circa 20 alunni.

Il progetto applica a distanza le metodologie ampiamente sperimentate nel progetto “Fenix”, un programma di potenziamento cognitivo e motivazionale per alunni della scuola dell’infanzia e primaria con difficoltà di apprendimento connesse allo svantaggio. Nel periodo del lockdown 2020 le metodologie del progetto Fenix, adeguatamente riadattate alla nuova situazione, sono confluite nel progetto “Nessuno Resta indietro” rivolto ad alunni che hanno avuto problemi nella fase di didattica a distanza in connessione soprattutto con lo svantaggio socio-culturale. I percorsi sono rivolti a gruppi di 4-5 bambini della scuola primaria individuati dagli insegnanti di classe. Le attività prevedono una didattica ludica che favorisca la motivazione e la stimolazione cognitiva.

Il progetto “Un assit verso il successo” ha coinvolto 11 scuole secondarie di primo grado (I.C. Foscolo, I.C. Antonelli-Casalegno, I.C. Nigra, I.C. Palazzeschi, I.C. Alberti Salgari, I.C. Baricco, I.C. Pertini, I.C. Pacchiotti, I.C. Gozzi-Olivetti, I.C. Pacchiotti-Revel, I.C. Cairoli) con 53 gruppi da 4-5 studenti, frequentanti il primo, il secondo e il terzo anno di scuola secondaria di primo grado per un totale di circa 200 alunni e di circa 10.000 ore di attività didattica fruita. Si tratta di un programma di sostegno nei compiti a casa rivolto a piccoli gruppi di ragazzi in difficoltà delle scuole secondarie di primo grado, condotto a distanza da coppie di studenti universitari del corso di laurea in Scienze dell’Educazione, che prevede l’utilizzo dei compiti a casa come occasione di attivazione cognitiva (specie dei processi di ragionamento, creativi e critici), strumento per stimolare la motivazione, l’impegno costante, la capacità di organizzare in modo efficace il tempo e i materiali di studio.

Gli esiti derivanti da un attento monitoraggio delle attività hanno fatto rilevare impatti statisticamente significativi e ampi. Notevole il riscontro degli insegnanti che nel 98% dei casi sottolineano l’efficacia degli interventi.

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