Cronaca
Covid Coronavirus. Segnalati anche in Italia focolai della variante Delta. Rt nazionale stabile, in calo quello del Piemonte
Segnalati anche in Italia focolai di varianti del virus SARS-CoV-2, in particolare della variante Delta, con maggiore trasmissibilità e con la potenzialità di eludere parzialmente la risposta immunitaria. Lo si legge nella bozza di monitoraggio settimanale dell’Iss-Ministero della Salute, ora all’esame della cabina di regia.
Queste varianti scrivono i tecnici, hanno portato ad un inatteso aumento dei casi in altri paesi europei con alta copertura vaccinale. Chiesto un capillare tracciamento e sequenziamento dei casi, una elevata copertura vaccinale e il completamento dei cicli di vaccinazione per evitare recrudescenze della pandemia.
L’Rt nazionale resta stabile 0,69 ma continua invece costante la riduzione dell’incidenza, uno dei valori chiave per le decisioni sulle misure contro il Covid, che scende ancora a 11 casi ogni 100 mila abitanti aggiornato a ieri, rispetto al 16,7 di 7 giorni fa. Sono, secondo quanto si apprende, i dati contenuti nella bozza sull’andamento dei contagi da coronavirus in Italia, ora all’esame della cabina di regia, che saranno presentati oggi.
Piemonte, il pre-report settimanale del Ministero della salute e dell’ISS
Nella settimana 14-20 giugno in Piemonte si riduce l’incidenza dei nuovi casi di oltre il 40%, in maggior misura rispetto alla settimana precedente. L’Rt puntuale calcolato sulla data di inizio sintomi scende da 0.62 a 0.56. La percentuale di positività dei tamponi cala ulteriormente passando da 1.1% a 0.5%. Sotto soglia, e ancora ridotti, il tasso di occupazione dei letti ordinari (dal 5% al 4%) e in terapia intensiva (dal 7% al 4%). Calano i focolai attivi, i nuovi e il numero di persone non collegate a catene di trasmissione note.
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