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Cultura

Sandra Milo inaugura il Lovers Film Festival, a Torino 40 film a tematiche LGBTQI

Gabriele Farina

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Il Lovers Film Festival, il più antico festival sui temi LGBTQI (lesbici, gay, bisessuali, trans, queer e intersessuali) si svolgerà interamente in presenza dal 17 al 20 giugno 2021 presso il Cinema Massimo, la multisala del Museo Nazionale del Cinema di Torino. Fondata da Giovanni Minerba e Ottavio Mai, dallo scorso anno la storica rassegna è diretta da Vladimir Luxuria. La celebre attivista, scrittrice, personaggio televisivo, attrice, cantante e drammaturga è affiancata da Angelo Acerbi, responsabile della selezione e dai selezionatori Elsi Perino e Alessandro Uccelli.

La manifestazione, come ogni anno, può contare su un ricco parterre di ospiti. Ad inaugurare il festival, giovedì sera in Mole Antonelliana (ingresso su prenotazione e a inviti), l’icona del cinema Sandra Milo che dialogherà con Vladimir Luxuria. Lovers, per coloro che non potranno seguire l’evento dal vivo, renderà disponibile il video della serata sul proprio canale YouTube il giorno successivo.

Venerdì sera, alle 22.15, in sala Cabiria, interverrà Yole Signorelli, in arte Fumettibrutti, la celebre fumettista che ha creato l’immagine guida di quest’anno del festival.

Sabato 19 giugno, alle 15.15, sempre in sala Cabiria, la giornalista e conduttrice di Chi l’ha visto? Federica Sciarelli sarà protagonista del talk con Vladimir Luxuria sul caso di Luigi Cerreto e Alessandro Sabatino.

Sempre sabato e sempre in sala Cabiria, ma alle 20, Dori Ghezzi, cantante e storica compagna di vita di Fabrizio De Andrè sarà protagonista di un focus con punto di partenza il famoso pezzo del cantautore genovese Princesa.

Domenica alle 20.00 in sala Cabiria, l’attesa ospite musicale sarà Malika Ayane una delle cantautrici italiane più celebri sulla scena musicale internazionale.

L’attore comico Vincenzo De Lucia sarà, invece, protagonista sul palco di Lovers tutte le sere, da giovedì 17 giugno (ore 20.45, sala Cabiria) a domenica 20 giugno, alle 20.00 (sala Cabiria) durante la closing night.

Sarà ospite di Lovers anche Malika Chalhy, la ventiduenne recentemente cacciata da casa perché lesbica (domenica 20, ore 16.45, sala Rondolino).

Il festival ha 3 sezioni competitive: All The Lovers, concorso internazionale lungometraggi; Real Lovers, concorso internazionale documentari e Future Lovers, concorso internazionale cortometraggi. Le tre giurie sono presiedute e coordinate rispettivamente da: Costantino della Gherardesca, Adele Tulli e Francesco Foschini.

Una giuria di giovani studenti assegnerà poi il premio Young Lovers scegliendo un film del Concorso Internazionale Lungometraggi. Verranno anche assegnati il premio speciale dedicato a Giò Stajano che Lovers, da un’idea dello scrittore Willy Vaira e di Claudio Carossa, dedica alla memoria di Giò Stajano e il premio Torino Pride che verrà assegnato al film giudicato più efficace nell’esprimere il passaggio di senso tra generazione diverse, pronte ad accogliere le nuove istanze identitarie. Novità 2021 il premio TikTok Lovers. Con l’hashtag #ilmiofilmarcobaleno ogni membro della comunità del social potrà partecipare alla selezione del migliore filmato sul social dedicato al cinema LGBTQI. I tre migliori corti saranno proiettati al Festival nella serata di apertura e il vincitore verrà premiato, anche in diretta sul social. Quest’anno, con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri, Lovers assegnerà anche il premio Riflessi nel buio, dedicato a registi di film a tematica LGBTQI+ che lavorino o abbiano lavorato in un Paese a forte rischio di discriminazione, o – nei casi peggiori – di incarcerazione, tortura o morte. A venire insignito del riconoscimento sarà il documentario bosniaco Let There Be Colour.

Vladimir Luxuria, insieme al responsabile della selezione Angelo Acerbi e ai selezionatori Elsi Perino e Alessandro Uccelli, hanno selezionato pellicole che affrontano temi di attualità nodali per la comunità LGBTQI e per i suoi alleati come i rapporti con la famiglia, l’omofobia, i ricordi del passato, la militanza, la scoperta e l’accettazione di sé e l’amore.

Mai come quest’anno la programmazione è caratterizzata da titoli che mettono al centro della narrazione la componente identitaria, di comunità e nuovi linguaggi di ricerca autoriale.

I documentari selezionati delineano in maniera netta l’attualità delle istanze della collettività LGBTQI+, ma anche i punti nevralgici in cui la richiesta di diritti, di riconoscimento e di visibilità diventano convergenze di lotte e intenti.

Per il secondo anno, la storica rassegna è diretta da Vladimir Luxuria, attivista, scrittrice, personaggio televisivo, attrice, cantante e drammaturga, celebre anche per la sua attività politica.

Luxuria commenta così questa nuova edizione: “Lovers è il festival della rinascita e dell’ottimismo. Tutto in presenza. I diritti e la cultura non vanno in lockdown e noi vorremmo che dopo la riapertura delle sale potessimo assistere alla riapertura delle menti.

Sono anche davvero orgogliosa che Yole di Fumettibrutti abbia scelto di donarci una sua creazione perché, a mio avviso, rispecchia perfettamente i nostri tempi e il nostro festival che è una rassegna positiva e solare come il giallo scelto per l’immagine. Il colore del sole, di chi vuole vivere alla luce del sole e di chi rinasce dopo un lungo periodo di lockdown. Lovers è, però, anche un festival di introspezione che tocca temi scottanti come la violenza o l’omofobia e per questo l’immagine scelta credo lo rappresenti davvero al meglio”.

40 titoli tra lungometraggi, documentari e cortometraggi in concorso e fuori concorso provenienti da tutto il mondo, di cui 32 anteprime nazionali. Fra i Paesi rappresentati: Stati Uniti, Francia, Cipro, Finlandia, Serbia, Ungheria, Israele e Brasile.

Il film di chiusura del festival sarà Sublet di Eytan Fox, il regista israeliano celebre per Yossi e Yagger e The Bubble. Veterano del festival subalpino propone quest’anno al pubblico di Lovers un film dolce e amaro che narra la storia di un giornalista che a Tel Aviv scopre la città e sé stesso grazie all’incontro con un giovane del luogo. Questo incontro darà ad entrambi una nuova prospettiva e una nuova visione del passato e del futuro.

Fra i film fuori concorso: Petite Fille di Sebastien Lifshitz, autore dell’acclamato Quasi Niente (Presque Rien) e di La Traversée. Petite Fille, accorato e struggente, narra le traversie di una bambina transgender, e della sua famiglia che combatte per farla accettare e riconoscere dalla società. Una storia di amore assoluto, totale, inamovibile e invincibile di una madre e di una famiglia.

Il Lovers Film Festival dal 2005 è integrato nel Museo Nazionale del Cinema di Torino e si svolge con il contributo del MiC, della Regione Piemonte e del Comune di Torino. Sul sito trovate il calendario completo e il programma.

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