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Cronaca

Disastro della funivia Stresa – Mottarone : occorre capire se l’impianto è della Regione Piemonte o del Comune di Verbania

Redazione Quotidiano Piemontese

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Continua l’inchiesta della Procura di Verbania, condotta dalla procuratrice Olimpia Bossi e dal sostituto Laura Carrera, che dovrà chiarire cosa sia accaduto alla funivia Stresa Mottarone. L’inchiesta deve chiarire come mai si sia rotto il cavo e come mai non sia scattato il freno di emergenza che avrebbe dovuto bloccare la cabina che è discesa a valle ha sbattuto contro un pilone e poi è caduta rovinosamente.
Il fascicolo aperto è per omicidio colposo plurimo e per il attentato alla sicurezza dei trasporti pubblici. Martedì 25 maggio saranno nominati i periti che dovranno svolgere per conto degli inquirenti gli accertamenti tecnici per cercare di capire che cosa sia accaduto. La Procura ha deciso di non disporre l’autopsia sui corpi delle quattordici vittime, ma soltanto l’esame esterno per metterle a disposizione dei familiari per le esequie.
Ci sono molte cose da chiarire. Prima di tutto occorre capire le posizioni della Regione Piemonte e del Comune di Stresa ovvero se sia stato formalizzato il passaggio di proprietà dell’impianto di risalita da parte della Regione al Comune come previsto dopo gli interventi sulla funivia che risalgono al 2016. Se così non fosse, la proprietà dell’impianto sarebbe a oggi ancora della Regione Piemonte.
Altra cosa da capire è come siano stati svolti i lavori di ristrutturazione nel biennio 2014-2016 e poi come sia stata affidata la concessione alla società Ferrovie del Mottarone.

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