Ambiente
Un capriolo ferito recuperato lungo la tramvia Sassi-Superga: curato al CANC di Grugliasco
Ancora un intervento di salvataggio di un capriolo in difficoltà stamani da parte del personale specializzato del CANC. Gli esperti del Centro Animali Non Convenzionali del Dipartimento di Scienze Veterinarie che ha sede a Grugliasco, sono intervenuti sul percorso della tramvia a cremagliera Sassi-Superga per soccorrere un esemplare maschio dell’apparente età di tre anni che non riusciva più a muoversi e a reggersi sulle zampe. Il capriolo è stato recuperato e, grazie ad un’apposita cassa per il trasporto di animali selvatici in difficoltà, è stato portato al CANC per i controlli del caso da parte dei veterinari del centro specializzato di Grugliasco. I controlli hanno consentito di appurare che il capriolo presenta una ferita sul dorso e una frattura del bacino, probabilmente causate dal tentativo di scavalcare la recinzione che delimita la linea tramviaria. L’esame radiografico ha inoltre evidenziato una frattura della mandibola. Domani mattina il capriolo sarà sottoposto ad un intervento chirurgico, a cui seguiranno una lunga degenza e la riabilitazione.
Per il personale del CANC il salvataggio del capriolo recuperato sulla tramvia Sassi-Superga è il centesimo intervento dall’inizio dell’anno e rientra tra quelli previsti dalla convenzione attivata dalla Città Metropolitana, che vede l’impegno diretto della Struttura didattica speciale Veterinaria dell’Università di Torino, oltre che del personale della Funzione specializzata tutela fauna e flora della Città metropolitana, nel servizio “Salviamoli Insieme on the road”, che prevede il recupero in campo della fauna selvatica pericolosa o non gestibile dai cittadini.
Il CANC ha sede in largo Braccini 2 a Grugliasco e cura il servizio per conto della Città Metropolitana. Il servizio “Salviamoli Insieme on the road” è attivo 24 ore su 24 sulla linea telefonica 349-4163385, a cui rispondono i tecnici faunistici che effettuano i recuperi. Al numero 366-6867428 rispondono invece i veterinari in reperibilità che visitano gli animali selvatici portati al CANC dai privati cittadini.
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