Economia
CSI Piemonte, l’assemblea approva il bilancio d’esercizio 2020: un anno di ulteriore crescita
Un anno di ulteriore crescita per il CSI Piemonte e un nuovo importante ingresso tra i soci del Consorzio. È quanto emerso oggi nel corso dell’Assemblea del CSI Piemonte, riunita in video conferenza e presieduta da Matteo Marnati, Assessore all’Innovazione e servizi digitali per cittadini e imprese della Regione Piemonte, che ha approvato il Bilancio di Esercizio 2020.
Pur nelle difficoltà legate all’emergenza sanitaria derivante dalla diffusione del Covid-19, l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2020 riporta un risultato positivo pari a 430.715 euro. Il valore della produzione risulta in aumento (+2,1%) rispetto all’esercizio precedente, passando dai 132,7 milioni di euro del 2019 ai 135,6 milioni di euro del 2020.
Continua il percorso di efficienza generale del Consorzio anche attraverso il contenimento dei costi generali, in diminuzione rispetto al 2019 e aumenta la produttività per addetto (+3,4%).
La struttura patrimoniale e finanziaria si mantiene solida ed equilibrata. L’importo dei crediti scaduti passa da 21,7 milioni di euro del 2019 a 9,1 milioni di euro del 2020, con un abbattimento del 58,2%.
Sul piano finanziario, nel 2020 l’esposizione bancaria media è risultata positiva e pari a 8,9 milioni di euro, in netto miglioramento rispetto ai 3,5 milioni di euro del 2019, con una conseguente ulteriore diminuzione degli oneri finanziari (-33,8% rispetto all’esercizio precedente). Gli investimenti, principalmente dedicati all’innovazione in campo tecnologico, crescono significativamente, passando dai 7,2 milioni di euro dell’esercizio 2019 ai 14,7 milioni di euro del 2020.
Aumenta anche il numero complessivo dei consorziati che ora è pari a 128 enti. L’Assemblea, infatti, ha ratificato la richiesta di consorziamento di INDIRE, l’Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa che da oltre 90 anni è un punto di riferimento italiano nel settore. Come socio ordinario, l’Istituto avrà l’opportunità di acquisire prodotti e servizi, beneficiare delle infrastrutture del Consorzio e avvalersi della consulenza specialistica sui progetti ICT, con conseguenti risparmi economici e semplificazione delle procedure di acquisto.
“Il Bilancio del Consorzio – ha commentato Letizia Maria Ferraris, Presidente del CSI Piemonte – fotografa una situazione economica, patrimoniale e finanziaria che si conferma positiva. In un anno così complesso perché attraversato dalla calamità pandemica il CSI è riuscito a onorare tutte le attività previste, mantenendo una costante attenzione al contenimento dei costi. Ha inoltre confermato il suo ruolo di supporto tecnico alle decisioni amministrative degli Enti, impegnandosi in progettualità impreviste, dando prova di flessibilità e tempestività. Sono lieta che INDIRE abbia scelto di aderire al Consorzio perché, in considerazione della mission dell’istituto, sarà possibile mettere a fattor comune competenze e know-how in tema di formazione, una leva strategica per il CSI”.
“Nonostante l’emergenza sanitaria – ha sottolineato Pietro Pacini, Direttore Generale del CSI Piemonte – abbiamo confermato il nostro trend di crescita, sia nei valori economici che nel numero di consorziati. Ci hanno dato fiducia realtà di importanza nazionale, dalla Città di Milano qualche mese fa allo stesso INDIRE oggi. Realtà che si sono affidate a noi per rispondere con velocità ed efficienza alla propria domanda di innovazione. Per questo oggi ci candidiamo sempre di più a svolgere un ruolo di primo piano nel percorso di ammodernamento della PA italiana. La pandemia ha accelerato in modo inarrestabile la transizione digitale del nostro Paese, è nostro dovere cogliere tutte le opportunità per realizzarla pienamente e nel minor tempo possibile”
“Abbiamo attraversato ancora un anno difficile, segnato dalla pandemia, nel corso del quale fondamentale si è rivelato ancora una volta il supporto del Csi, che ha permesso di gestire con efficienza una vera e propria mole di dati, confermandosi partner di grande importanza per la Regione – commenta l’assessore regionale alla Digitalizzazione, Matteo Marnati – Ora ci attende la sfida della transizione digitale, processo ormai non più procrastinabile, con i suoi grandi settori che vanno dai big data alla ciber-security, passando per i cloud e la digitalizzazione della pubblica amministrazione per rendere la “macchina” più snella e veloce, al servizio del cittadino e delle imprese. Proprio sul tema dell’innovazione e della digitalizzazione la Regione ha raccolto nel Next Generation Piemonte circa 200 progetti, per un valore di circa 700 milioni di euro. Csi sarà protagonista insieme a Regione Piemonte nell’affrontare la riforma della pubblica amministrazione attraverso la grande sfida del PNRR”.
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