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Cronaca

Minacciato con una riproduzione di una pistola senza tappino rosso: “ho dovuto scegliere tra la mia vita e la loro”

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“Sulla base della prima ricostruzione del fatto, due persone, seguite poi da una terza, sarebbero entrate nella gioielleria e con un coltello ed una pistola (poi risultata finta e priva del cd tappo rosso) avrebbero minacciato di morte il titolare, la moglie e la figlia, l’una colpita da un pugno e l’altra immobilizzata con fascette di elettricista, facendosi in tal modo consegnare numerosi gioielli. Al tentativo di appropriarsi anche del denaro in cassa il titolare avrebbe reagito sparando colpi con pistola legittimamente detenuta”. Così ricostruisce il Procuratore della Repubblica di Asti, Alberto Perduca la vicenda della tentata rapina di Grinzane Cavour che ha portato alla morte di due dei tre rapinatori e ferito il terzo.

“Nelle immediatezze del fatto, – prosegue Perduca – oltre ai rilievi tecnici eseguiti da personale dell’Arma (Carabinieri della Compagnia di Alba e del Nucleo Investigativo di Cuneo, ndr), il Pm (Greco, ndr) ed i militari hanno sentito il titolare della gioielleria, la moglie, la figlia nonché altre persone testimoni del fatto. Sono in corso di acquisizione le immagini delle videocamere funzionanti nell’area. Nelle prossime ore verrà dato incarico di consulenza autoptica e balistica. Gli approfondimenti investigativi proseguono al fine di chiarire l’esatta dinamica
degli eventi dando il massimo delle garanzie di partecipazione alle indagini a tutte le parti coinvolte”.

Il titolare della gioielleria, Mario Roggero, commenta, come riferito da Repubblica: “C’è stata una colluttazione. Mi sono trovato di fronte a uomini armati e ho dovuto scegliere tra la mia vita e la loro”.

Sui social interviene anche una delle quattro figlie dell’orefice, Silvia Roggero: “Ieri la mia famiglia è stata coinvolta in un evento molto spiacevole. Il gioielliere di Gallo Grinzane che ha ucciso due rapinatori su tre per legittima difesa è mio padre. Nella difficoltà voglio rimanere aperta e fiduciosa, lucida e forte”. In un altro posto commenta di avere “piena fiducia nella giustizia” ringraziando “le persone che dai balconi hanno applaudito mio papà che ha difeso coraggiosamente mia mamma e mia sorella di fronte a un’arma da fuoco puntata con minacce di morte e di aggressione!”.

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