Scienza e Tecnologia
Da Yuri Gagarin alla cagnetta Laika alla tv via cavo a Torino negli anni ’60: la storia dei fratelli Achille e Giovanni Judica Cordiglia
Il 12 aprile 1961, quindi 60 anni fa, i fratelli Achille e Giovanni Judica Cordiglia captarono i messaggi dallo spazio attribuibili alla missione di Yuri Gagarin che con il Vostok 1 fu il primo uomo nello spazio.
I due fratelli torinesi erano degli appassioni di telecomunicazioni che si erano costruiti una stazione di ascolto radio con cui i riuscirono a captare i segnali emessi dai satelliti artificiali e le voci degli astronauti che trasmettevano dallo spazio. Nel 1957 riuscirono già a captare e registrare i segnali emessi dagli Sputnik 1 e 2 quello del volo della cagnetta Laika.
La loro prima base operativa fu sul tetto del condominio in cui abitavano in Via Accademia Albertina 3 a Torino, poi con il passare del tempo e l’aumento delle attrezzature e delle antenne trasferirono la sede del loro centro di ascolto prima in un ex bunker tedesco a Torre Bert e poi a San Maurizio Canavese.
L’attività dei fratelli Judica Cordiglia fu anche messa sotto l’attenzione dei servizi segreti russi e occidentali nei tempi della Guerra Fredda. Uno dei casi più famosi fu quando captarono delle voci dallo spazio che potevano far pensare a lanci precedenti al primo viaggio spaziale di Gagarin, finiti con la morte dei cosmonauti. Di queste presunte missioni umane anteriori al Vostok 1′Unione Sovietica non ha mai confermato l’esistenza.
Nel 1965 i fratelli Judica Cordiglia curarono per la Fratelli Fabbri Editori di Milano, l’enciclopedia “L’uomo e lo spazio” in 42 fascicoli settimanali corredati da 42 dischi contenenti documenti sonori. L’enciclopedia fu riproposta e ampliata nel 1969, in concomitanza con il primo storico sbarco sulla Luna. Scrissero anche diversi libri sulle loro esperienze: “Dossier Sputnik. Questo il mondo non lo saprà” e “Banditi nello spazio. Dossier Sputnik2”.
Nel 1959 i due fratelli Achille e Giovanni Battista Judica Cordiglia crearono a Torino una rete televisiva via cavo chiamata TCH – Television Circuit House che apparentemente era concorrente della RAI.
Le trasmissioni di TV Tele Club partirono l’11 settembre 1959 con uno spettacolo dal titolo “Un’oasi di serenità” a partire dalle cantine di un palazzo in Via Accademia Albertina 3 attrezzate a studi televisivi ante litteram. Quella che oggi chiameremmo una televisione di comunità crebbe in fretta con un suo palinsesto con due notiziari e programmi regolari per tre ore ogni giorno dalle 18.00 alle 21.00 con ospiti VIP e semplici cittadini.
La RAI tentò di ostacolare TCH che si difese con il fatto che le trasmissioni fossero e non via etere.
La nuova TV ospitò il Prefetto di Torino Saporiti, il sindaco Peyron e un telegramma d’augurio di Papa Giovanni XXIII, l’esperienza si chiuse in meno di un anno nel 1960 dopo aver coinvolto 2000 telespettatori.
Giovanni Battista fu perito fonico e fotografico presso il Tribunale di Torino e effettuò molte fotografie della Sindone.
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