La bozza del decreto: dal 7 al 30 aprile in zona rossa scuola in presenza fino alla prima media

Il Consiglio dei Ministri deve ancora emanare il decreto, ma c’è già una bozza inviata alle regioni che parla di una riapertura delle scuole anche in zona rossa a partire dal 7 al 30 aprile. Per le zone rosse si potrà tornare sui banchi fino alla prima media. Per le zone arancioni e gialle la scuola in presenza verrà allargata anche a seconde e terze medie mentre si dovrà adoperare per accogliere dal 50% fino a un massimo di 75% di didattica in presenza per le secondarie di secondo grado. Il provvedimento non potrà essere modificato in deroga dalle regioni.

Ci sarà un obbligo vaccinale per “gli esercenti le professioni sanitarie e gli operatori di interesse sanitario che svolgono la loro attività nelle strutture sanitarie, sociosanitarie e socio-assistenziali, pubbliche e private, farmacie, parafarmacie e studi professionali”. Nel caso di rifiuto al vaccino si potrà procedere al demansionamento con adeguamento della retribuzione. Nel caso il demansionamento non sia possibile scatta la sospensione senza retribuzione.

Secondo l’ordinanza del ministro della Salute di ieri, i viaggi all’estero sono possibili, ma per rientrare sarà necessario un tampone e la quarantena di 5 giorni

Mentre per il resto non ci sono sostanziali modifiche, anche se ci sono aperture riguardo all’allentamento delle restrizioni nel caso in cui i contagi diminuiscano: “In ragione dell’andamento dell’epidemia, nonché dello stato di attuazione del Piano strategico nazionale dei vaccini di cui all’articolo 1, comma 457, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, con particolare riferimento alle persone anziane e alle persone fragili, con deliberazione del Consiglio dei ministri, sono possibili determinazioni in deroga”.

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