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Respinto il ricorso per Lazio-Torino: la partita deve essere giocata

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La partita Lazio-Torino in programma lo scorso 2 marzo, deve essere giocata. Così ha deciso la Corte sportiva di appello della FIGC. Il ricorso dei biancocelesti è stato respinto dalla prima sessione del collegio presieduta da Piero Sandulli, che ha deciso come il giudice sportivo Gerardo Mastrandrea. Resta ora un solo grado di giudizio, quello del Collegio di garanzia presso il Coni.

L’avvocato della Lazio, Gian Michele Gentile, aveva citato il caso di partita persa a tavolino tra Svizzera e Ucraina, ma l’avvocato Eduardo Chiacchio ha fatto valere la richiesta di chiarimento che i granata avevano inviato all’Asl il primo marzo. La risposta spiegava come la quarantena scadesse alla mezzanotte del 2 marzo, il giorno della partita.

La Lega non aveva rinviato la partita, con i giocatori biancocelesti che sono scesi in campo con la terna arbitrale. Il giudice sportivo però ha voluto la riprogrammazione della partita, che ora dovrà essere giocata, a meno che non si aspetti l’ultimo grado della giustizia sportiva.

Nelle motivazioni della Corte sportiva di appello della FIGC si legge: “Come evidenziato, infatti, dal Giudice Sportivo, questa Corte non può disapplicare i provvedimenti amministrativi, adottati da una autorità statale o, come nel caso di specie, territoriale; trattasi, invero, di ‘atti amministrativi di fonte superiore rispetto alle norme federali, che cedono di fronte ai medesimi'”.

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