Scuola e formazione
A Torino le 95 proposte per una scuola migliore
Il Collettivo Rinascimento Studentesco ha presentato lunedì 22 marzo in piazza Castello a Torino le sue 95 proposte per una scuola migliore. Sono proposte che vanno oltre la pandemia e la Didattica a distanza. Ve le proponiamo qui di seguito:
Studenti più coinvolti nelle decisioni scolastiche (più studenti nei Consigli di Istituto)
Educazione sessuale e alla sessualità (per una scuola più inclusiva e libera dai tabù)
Una scuola che stimoli il senso critico e la curiosità!
Una scuola più democratica e luogo di dibattito (garantire il diritto di assemblea, di classe e d’istituto)
Una Scuola Antifascista: educazione all’antifascismo e niente propaganda davanti alle scuole
A scuola si deve parlare di politica (assicurando un confronto tra le parti)
Istituire un sistema di valutazione periodica dei docenti, per la tutela della qualità dell’insegnamento e ai fini della progressione di carriera, con una commissione composta da professionisti competenti.
La scuola deve diventare il primo mezzo di prevenzione della violenza di genere
Una scuola che apporti un’educazione digitale, dal punto di vista tecnico, etico e della consapevolezza nell’uso di Internet
Una scuola sostenibile nei programmi, nella struttura e nel comportamento dei singoli
Aprire il dibattito sulla mafia nelle scuole e garantire l’informazione sul tema
Un sistema di valutazione che non riduca lo studente a un voto (estendere a ogni ordine e grado la nuova metodologia delle elementari)
Il 100% dei docenti di sostegno deve essere specializzato
A scuola ogni studente può esprimere il proprio pensiero a prescindere dalla religione
A scuola ogni studente può esprimere il proprio pensiero a prescindere dal sesso
A scuola ogni studente può esprimere il proprio pensiero a prescindere dell’origine
Il bullismo e il cyber bullismo devono essere combattuti a scuola
A scuola non ci devono essere più crolli nelle strutture, le scuole devono essere sicure dal punto di vista edilizio
La scuola dev’essere luogo d’incontro e formazione tra associazioni, ollettivi e cittadini della zona #scuolaperlacomunità
La scuola deve introdurre al mondo universitario prima dell’ultimo anno e più che con un semplice salone di orientamento
La scuola in quanto ente statale deve garantire tutto il materiale necessario alle famiglie che non possono permetterselo… i voucher, dove previsti, devono essere spendibili per ogni bene legato alla Scuola e non devono mai essere tagliati, al massimo aumentare
Il voto della maturità non può precludere l’accesso a un test universitario o a un concorso pubblico
I test universitari devono essere gratuiti
Introdurre un percorcorso di ed. civica omogeneo e stringente negli obiettivi, libero nelle modalità (ovunque gli studenti devono essere ugualmente consapevoli dei propri diritti e dei propri doveri)
Convertire parte del progranmma di scienze in ed. Ambientale e tuteòla del pianeta (per scuole di opgni ordine e grado: modalità in base all’età)
Educazione finanziaria su come amministrare le proprie finanze, elementi di gestione della contribuzione pubblica ed elementi di statistica.
La dad non dovrà mai essere strutturale, ma a disposizione in via emergenziale (terremoti, ricoveri in ospedale ecc.)
La piattaforma per la didattica a distanza integrata, da usare in via emergenziale, dovrà essere pubblica e a difesa dei dati personali
Rendere obbligatori i corsi di aggiornamento in ambito pedagogico e contenutistico, al fine di rimanere sempre al passo con i bisogni delle nuove generazioni
Integrare sistematicamente i programmi, diminuendo la frontalità delle lezioni, con gite scolastiche, musei e conferenze
Le sospensioni devono prevedere l’obbligo di frequenza
Istituire commissioni paritetiche (composte da studenti e prof) per i PCTO
I viaggi di istruzione devono essere obbligatori e accessibili in ogni percorso scolastico e per ogni studente, al fine di diminuire
le disuguaglianze di capitale culturale (la gita non è un premio, ma parte del programma didattico)
Ridurre la dispersione scolastica, con un buon orientamento in uscita sin dalle medie
Disposizione delle classi più inclusiva e coinvolgente possibile, allontanarsi dalla “retta” per andare verso il “cerchio”
Garantire uno spazio all’aperto come cortili o giardini dove fare la ricreazione e anche le lezioni nella bella stagione
Ogni scuola deve disporre di una biblioteca e videoteca aggiornate, funzionanti e aperte a tutti
In ogni scuola ci dev’essere uno spazio dove si possano consultare quotidiani e riviste, utilizzabili anche durante le lezioni
Nel cortile scolastico dev’essere presente uno spazio per il parcheggio di biciclette, monopattini….
Gli studenti nelle classi devono essere in un numero massimo di 20
Gli insegnanti devono essere garantiti dall’inizio dell’anno
Istituire bagni unisex per creare uno spazio libero dalle etichette di genere che permetta anche agli studenti transgender e queer di sentirsi a proprio agio (esistono già su treni e aerei: per regolarsi basta il buon senso!)
Combattiamo la povertà mestruale: inserire in ogni bagno scatole con assorbenti disponibili per tutti (così come sono necessari nei bagni carta igienica e sapone anche gli assorbenti devono essere a disposizione di tutti)
Garantire a tutte le scuole percorsi che permettano di frequentare e di conoscere le università, a prescindere dalla vicinanza della scuola dall’ateneo durante tutto il corso delle superiori.
Creazione di una piattaforma per l’orientamento universitario peer to peer
Invertire il ridimensionamento scolastico, basta scuole troppo grandi ingestibili per una solo preside e una sola segreteria
Alleggerire il carico delle responsabilità del preside, ad esempio in ambito finanziario e della sicurezza, spostando il suo ruolo da quello di una figura dirigenziale a quello di una figura pedagogica.
Vietare (anche nella pratica!) che la vicinanza del domicilio diventi un fattore determinante per l’ammissione alla scuola superiore
Riformare i cicli scolastici (anche sulla base di altri sistemi europei): prolungare le medie per permettere di abbreviare e specializzare le superiori
Insegnare, già dalle elementari, a lavorare sul proprio metodo di studio
Riformulare i programmi dei cicli scolastici, spesso basati su una sterile ripetizione degli argomenti che si rivela inutile e inefficace
Rafforzare l’insegnamento delle lingue straniere
Capillarizzare il tempo pieno anche nel Sud Italia
Tagliare i finanziamenti pubblici alle scuole paritarie
Essendo l’Italia, secondo la Costituzione, uno Stato laico, anche la scuola deve esserlo sia dal punto di vista teorico ( insegnamento della storia delle religioni) sia dal punto di vista pratico (eliminazione dei crocifissi dalle scuole)
Capillarizzare un’efficiente raccolta differenziata sia consolidando piani con le aziende delegate alla gestione dei rifiuti sia adeguando i contratti del personale ATA
Beneficiare della digitalizzazione delle scuole salvaguardando tuttavia la manualità e le relazioni non virtuali
Introdurre a scuola la storia del volontariato in italia e nel mondo, spronando gli studenti all’attivismo sin da piccoli, piuttosto che occupare il tempo con programmi spesso troppo lunghi.
Promuovere accordi tra comuni e scuole affinchè parchi e giardini vengano attrezzati e messi in sicurezza e omologati per lo svolgimento dell’educazione fisica.
Il percorso di studio delle lingue straniere deve equivalere all’ottenimento di una certificazione, senza la necessità di avvalersi di enti privati che li eroghino a pagamento.
Abituare fin dalle elementari a lavorare in gruppo e confrontarsi
Per rendere l’istruzione più sostenibile, sia da un punto di vista economico che ambientale, istituzionalizzare il comodato d’uso dei libri di testo
Introdurre laboratori di educazione domestica per formare cittadini capaci di gestire le pratiche burocratiche e finanziarie legate ad immobili, beni e servizi.
Nell’ambito dell’orientamento in uscita dalle medie permettere ai ragazzi una scelta libera, che non svaluti a priori istituti tecnici e professionali, lavorando sulla considerazione per questi istituti da parte dell’opinione pubblica
Ridisegnare l’esame di maturità (anche in seguito a una rivalutazione dei programmi) in modo che gli studenti, durante il suo svolgimento, possano fare emergere non solo le competenze, ma anche le peculiarità del percorso di crescita a cui sono andati incontro.
Ridefinire il peso della scuola nel bilancio statale
Assumere e formare pedagogisti che integrino l’aspetto umano relativo all’educazione, seguendo soprattutto le parti relative alle metodologie di apprendimento
Riconoscere la centralità del percorso scolastico come bene primario per la persona
Mai più lezioni registrate: la didattica presuppone la presenza dell’insegnante in real time
Eliminare completamente l’insegnamento della religione cattolica: la scuola deve essere laica per tutti, il credo religioso fa parte della cultura familiare e in famiglia deve restare.
Introdurre l’economia nei programmi delle diverse scuole superiori
Garantire un’igiene e una pulizia adeguate degli spazi scolastici attraverso l’assegnazione a tutte le scuole di un numero maggiore di collaboratori scolastici e evitare che quelli con limitazioni delle mansioni vengano assegnati alle scuole, ma in altri ambiti pubblici con minori e diverse esigenze rispetto alle scuole.
La scuola ha il dovere di far vivere con serenità la sessualità di studente venendo incontro al singolo su alcune richieste.
Vorrei una scuola in cui, per dirla come plutarco, la mente (dello studente) non ha bisogno, come un vaso, di essere riempita, ma, come legna da ardere, ha bisogno di una scintilla che l’accenda e che vi infonda l’impulso alla ricerca e il desiderio della verità
Una scuola che impegni le sue risorse per non lasciare indietro nessuno, prendendo atto delle diverse esigenze di ciascuno studente.
In ogni scuola dev’esserci uno sportello di ascolto psicologico valido e accessibile per genitori, studenti e personale scolastico
Valutazione dell’arredo di cui devono essere dotate le classi in base alle esigenze dell’apprendimento
Ricreazioni organizzate in funzioni delle necessità pedagogiche degli studenti, permettendo pause e ristoro intellettivo, soprattutto tra 2 lezioni della stessa materia
La dignità di un individuo della popolazione scolastica non deve essere determinata da ciò che indossa
Garantire e regolamentare l’ora di ed. fisica assegandola a docenti laureati in scienze motorie
Invertire il sistema elettorale dei rappresentanti degli studenti in un maggioritario per facilitare l’elezione di membri di una stessa lista
Evitare che si assegnino compiti delle vacanze obbligatori, ma limitarsi a suggerirli nell’interesse primario dell’alunno, al fine di rendere la vacanza un vero momento di riposo e serenità.
Costruzione di un ambiente scolastico coinvolgente per lo studente tramite spazi ricreativi comuni, come fatto, per esempio, nelle strutture scolastiche finlandesi
La scuola deve costituire un presidio permanente nel quartiere di riferimento, che possa accogliere gli studenti anche durante il pomeriggio tramite laboratori, corsi, eventi, mostre, spazi di incontro e scambio tra studenti e docenti.
Ripensare l’attività didattica e ridurre i tempi della spiegazione frontale tenendo conto dei tempi medi di attenzione (il picco si ha tra i 10 e i 15 minuti per azzerarsi poi dopo i 40)
Le ore devono essere divise in cicli nei quali l’insegnamento passivo venga alternato, con criterio, all’insegnamento attivo.
Al fine di garantire l’integrazione a scuola devono essere insegnate almeno le basi della lingua dei segni.
Tutte le scuole devono essere dotate di percorsi braille per le persone ipovedenti e percorsi adatti a persone con disabilità affinché si possano muovere individualmente nella scuola.
Le lezioni nelle scuole dovrebbero iniziare alle 9:30 così da garantire le otto ore di sonno biologicamente necessarie, soprattutto in giovane età, ed una maggiore reattività intellettiva
Tutte le scuole devono garantire la possibilità di svolgere la totalità dei compiti in orario pomeridiano a scuola, con il tutoraggio e la sorveglianza di professori appositamente formati.
Vietare ogni forma di ingresso per le superiori
Intensificare i controlli su tutti i congedi di cui usufruisce il personale scolastico (malattia, malattia del bambino ecc.)
Rendere l’accesso alla professione di docente più selettiva, con un concorso che verifichi oltre alle conoscenze disciplinari anche le competenze relazionali e pedagogiche, adeguando, alla difficolta e all’importanza sociale del mestiere, la retribuzione.
Assicurare il diritto alla disconnessione per gli studenti, dato che già esiste con i lavoratori.
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