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Cronaca

A Torino 13 misure cautelari per i disordini al corteo del Primo Maggio 2019

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La Polizia ha eseguito 13 misure cautelari ai danni di vertici e militanti del centro sociale Askatasuna in relazione ai fatti avvenuti durante il corteo del Primo maggio 2019 a Torino, quando un gruppo di manifestanti aveva cecato di prendere la testa del corteo creando serie difficltà di ordine pubblico.

Le misure adottate sono un provvedimento di arresti domiciliari (nei confronti di Mattia Marzuoli, 37 anni, cui è stato attribuito il coordinamento e la direzione delle fasi violente della manifestazione), tre divieti di dimora a Torino e nei Comuni della alta Val Susa e nove obblighi di presentazione.

Tra le persone coinvolte, tutte di età comprese tra i 21 e i 40 anni, anche Dana Lauriola, raggiunta da un obbligo di presentazione. La storica portavoce di Askatasuna attualmente si trova già detenuta in carcere in esecuzione di condanna definitiva. A lei viene attribuita la responsabilità – in quanto “speaker” – di aver assunto il ruolo di “voce ufficiale del corteo”, fomentando ed incitato gli altri facinorosi.

Quel giorno, poco prima che partisse il corteo istituzionale, diversi facinorosi avevan più volte tentato di sfondare i cordoni delle forze dell’ordine piazzati sotto i portici di via Po, riuscendo poi ad oltrepassare, ad inizio manifestazione, il furgone del partito Liberi e Uguali, tentando successivamente di scavalcare anche lo spezzone del Partito Democratico, aggredendo, in più occasioni, sia alcuni esponenti politici che i componenti del servizio d’ordine del partito, uno dei quali è stato violentemente colpito con calci e pugni da alcuni militanti di Askatasuna.

Quando i manifestanti sono poi giunti in via Roma hanno tentato di sfondare il cordone delle forze dell’ordine (sistemato a tutela della manifestazione istituzionale ancora in corso in piazza San Carlo) che intervenivano con azioni di alleggerimento anche perché fatte oggetto del lancio di bottiglie, aste di bandiere ed altri oggetti contundenti, nel corso delle quali è rimasto lievemente ferito un operatore della Digos.

Le indagini della Digos hanno portato alla denuncia di altre 30 persone, tutte riconducibili alla stessa area.

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