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Coronavirus, il Piemonte potenzia il piano vaccini dopo taglio AstraZeneca: “Primi di marzo vaccinazione ai disabili”

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A marzo vaccino ai disabili. Dopo l’annuncio di AstraZeneca del nuovo taglio alle forniture di vaccini anti-COVID-19 per l’Italia (a marzo fornirà 13mila dosi in meno rispetto a quelle previste) il Piemonte potenzia il piano vaccinale per far fronte al taglio delle consegne di AstraZeneca.

Al termine di una riunione di aggiornamento e potenziamento del piano vaccinale svoltasi nel pomeriggio presso l’Unità di Crisi, l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi ha dichiarato che “ai primi di marzo partiremo con la vaccinazione delle persone disabili, a cominciare dai circa 6000 ospiti delle strutture residenziali e semiresidenziali, ai quali verranno somministrati i vaccini Pfizer e Moderna. Inoltre, nell’arco di una settimana potenzieremo il sistema aumentando il numero dei centri vaccinali in tutto il Piemonte, che saranno attivati anche all’interno delle strutture ospedaliere. Queste ultime, infatti, hanno praticamente quasi ultimato la campagna di immunizzazione del personale sanitario e potranno adesso dare supporto a quella del personale docente e non docente e delle forze dell’ordine. In particolare, all’interno degli ospedali, con percorsi dedicati e in sicurezza, vaccineremo i cittadini più giovani, mentre, per maggiore precauzione, per gli over 80 continueranno ad essere privilegiati i centri vaccinali extraospedalieri. Infine, stiamo già lavorando all’organizzazione della Fase 4, la più ampia della campagna, coinvolgendo in prima linea i 3.200 medici di famiglia piemontesi in un sistema analogo a quello, già rodato, della vaccinazione antinfluenzale. Ovviamente è fondamentale poter contare sugli approvvigionamenti per capire quando questa fase potrà prendere il via”.

Il commissario dell’Area giuridico-amministrativa dell’Unità di Crisi Antonio Rinaudo ha anticipato che il taglio delle consegne di AstraZeneca per il Piemonte ammonta a 13.000 dosi per il mese di marzo: “Da quanto ci è stato comunicato dovrebbero arrivare 151.700 dosi, invece delle 164.700 precedentemente annunciate. Come noto, si sta utilizzando questa tipologia di vaccino per l’immunizzazione del personale scolastico, universitario e della formazione professionale, delle forze dell’ordine e delle forze armate, la cui platea verrà ora aumenta alla luce del via libera dell’Aifa sulla possibilità di somministrarlo fino a 65 anni anziché 55”.

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