Cittadini
Primo giorno di vaccini al polo sanitario di Giaveno: una ottantina di vaccinati
Martedì 23 febbraio è partita la campagna di vaccinazioni contro il Covid anche al Polo Sanitario di Giaveno, riservata agli anziani con più di 80 anni. Nel corso dell’intera giornata sono state vaccinate circa 80 persone residenti a Giaveno e in altri comuni della Val Sangone.
All’interno del Polo Sanitario è stato allestito un percorso dedicato alle vaccinazioni. Chi deve essere vaccinato, dopo le opportune verifiche e registrazioni all’ingresso, viene accolto in una sala dove avviene un primo colloquio con personale medico per valutare lo stato di salute del cittadino ed eventuali fattori di criticità al vaccino.
In seguito alla somministrazione, è necessario attendere tra i 15 e i 20 minuti all’interno di un’altra sala, seguiti da personale sanitario, per verificare che non ci siano conseguenze dopo l’iniezione. Una volta terminata questa fase viene comunicata la data per la seconda dose e si può tornare a casa.
Il Sindaco Carlo Giacone dichiara: “Ho voluto essere presente in questo primo giorno di vaccinazioni. Ho verificato grazie alla gentilezza e disponibilità del personale sanitario del nostro Polo Sanitario quali sono i passaggi organizzativi e le modalità di somministrazione. Ho trovato tutto molto ben organizzato e l’assistenza nei confronti dei nostri anziani è totale fin da quando si mette piede all’interno della struttura”.
Ha seguito e coordinato tutte le fasi operative, insieme al personale sanitario, la Dott.ssa Mara Simoncini, Direttore vicario del Distretto Valsusa – Val Sangone per l’ASL TO 3.
“Ringrazio di cuore la Dott.ssa Simoncini, il personale, medici, infermieri e tutti coloro che si sono messi al servizio di questa importantissima campagna vaccinale. Sono molto contento e soddisfatto che questo servizio sia stato organizzato anche a Giaveno, dando un grande sollievo ai cittadini anziani della Val Sangone”, continua il Sindaco Giacone, “Bisogna correre il più velocemente possibile per vaccinare tutta la popolazione e tutelare la salute pubblica, dando priorità alle persone più fragili e a rischio. Il Comune è a disposizione dell’autorità sanitaria per questa difficile sfida. Solo così, con l’aiuto di tutti, potremo uscire definitivamente da questa crisi di cui siamo ostaggio ormai da un anno e che ha reso più precarie le nostre vite”.
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