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Biella

Enzo Bianchi non ha lasciato la comunità di Bose

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Enzo Bianchi, fondatore ed ex piore della Comunità di Bose, non ha lasciato la Comunità come richiedevano gli accordi e come imposto dalla Santa Sede. “Con profonda amarezza la Comunità – sottolinea una nota del monastero di Bose – ha dovuto prendere atto che frate Enzo non si è recato a Cellole nei tempi indicatigli dal decreto del Delegato Pontificio dello scorso 4 gennaio. Si trattava di una soluzione messa a punto in questi mesi con l’assenso ribadito per iscritto dallo stesso Bianchi e da alcuni fratelli e sorelle disposti a seguirlo per fornirgli tutta l’assistenza necessaria”.

Bianchi avrebbe dovuto lasciare la Comunità, secondo gli accordi, entro il 17 febbraio.

“Purtroppo la mano tesa non è stata accolta – si legge ancora nella nota – e ora la Comunità dovrà anche affrontare l’impegnativo onere di far ripartire la Fraternità di Cellole, poiché la sua chiusura avrebbe prodotto piena efficacia solo a partire dall’arrivo di frate. Enzo alla Pieve”.

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