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Cronaca

Torino, a processo per stalking nei confronti dei datori di lavoro l’assassino di Stefano Leo

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È già stato condannato a 30 anni per l’assassinio di Stefano Leo, il giovane commesso Biellese ucciso con una coltellata al collo da Said Mechaquat il 23 febbraio 2019, ma ora è accusato di molestie nei confronti dei titolari di una focacceria ligure in cui ha lavorato.

Tutto è cominciato da una lettera di richiamo dal capo da cui sono scaturite le botte al titolare e lo stalking della socia, approcciata su facebook da diversi account riconducibili a Said Mechaquat. La donna era stata anche minacciata di morte e col timore che avvenisse quello che è stato detto a parole, l’aveva denunciato più volte. Said pretendeva dei soldi da loro e per questi li aveva perseguitati sputando in faccia al titolare e intimando la donna ad andarsene da Torino mentre cercava di afferrarla per picchiarla. Il 25 gennaio 2018 erano arrivati anche le forze dell’ordine che lo hanno fermato, ma dopo Mechaquat è tornato in libertà.

L’udienza è stata rimandata al 17 di maggio per ascoltare le testimonianze dell’accusa.

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