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Biella

Mario Draghi fa causa a Poste Italiane per 630 mila euro, ma è un omonimo di Biella del Presidente del Consiglio

Vincenzo Spinello

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Mario Draghi fa causa a Poste Italiane per 630 mila euro. A sentirla così la notizia farebbe balzare dalla sedia chiunque, se non che il Mario Draghi in questione, non il signore in questione non è l’attuale Presidente del Consiglio, ma un signore 90enne residente a Biella che in comune col Presidente ha solo il nome ed il fatto di aver lavorato anche lui in banca.

Dopo la morte della moglie, l’uomo ha rinvenuto nella scrivania della propria abitazione un BPF del valore di lire 50 milioni emesso in suo favore in data 23.4.1987. Poste italiane attinte dalla richiesta di rimborso, avevano provveduto ad un conteggio di 327.900,42 euro.
In realtà ad un più attento esame della giurisprudenza di merito e delle recenti decisioni dell’Arbitrato Bancario Finanziario, è emerso che l’importo dovuto era praticamente quasi il doppio rispetto a quello prospettato (e pagato) da Poste italiane in quanto i tassi di interessi che devono essere applicati sono quelli stampati sul retro del buono e non quelli (notevolmente inferiori) che si sono succeduti nel corso degli anni (tassi peraltro sempre più bassi a causa dell’inflazione).
L’uomo quindi, ha deciso di agire legalmente contro Poste italiane per la riscossione della “differenza” non liquidata che ammonta a circa 305 mila euro.

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