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Stop impianti di sci, la Regione Piemonte: “Il Premier Draghi dimostri che la musica è cambiata, i ristori immediati siano il primo atto del nuovo governo”

Vincenzo Spinello

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La Giunta regionale del Piemonte si è riunita questa mattina, lunedì 15 febbraio in seduta straordinaria per affrontare il tema della mancata ripartenza dell’attività degli impianti di sci, decisa ieri sera, 14 febbraio, dal Governo a meno di 12 ore dall’apertura delle stazioni sciistiche. Presenti in videocollegamento anche Giampiero Orleoni e Nicola Bosticco, presidente e vicepresidente di Arpiet, l’associazione che rappresenta i gestori degli impianti di risalita piemontesi.

Sempre in data odierna, la Regione invierà una lettera al Governo, chiedendo oltre ad immediati ristori, un ulteriore indennizzo per far fronte alle gravi perdite subite dal comparto fin dall’avvio della stagione invernale.

Nel pomeriggio l’assessore agli Affari Legali Maurizio Marrone verificherà con l’avvocatura della Regione la possibilità di costituirsi parte civile, al fianco dei gestori degli impianti, per chiedere indennizzi proporzionati alla quantificazione dei danni, mentre gli assessori allo Sport Fabrizio Ricca e al Turismo e Commercio Vittoria Poggio incontreranno il neo-ministro del Turismo Massimo Garavaglia.

Intanto il Presidente di Regione Alberto Cirio, si è confrontato con la nuova ministra agli Affari Regionali Mariastella Gelmini, chiedendo un’immediata convocazione delle Regioni che hanno nel sistema invernale uno dei comparti economici strategici per il proprio territorio. Sempre in giornata, il presidente Cirio trasmetterà anche al presidente del Consiglio Draghi una memoria con le istanze urgenti che la Regione chiede al governo per sostenere il sistema della neve.

Il Presidente Cirio intanto dichiara che “La Regione Piemonte ha previsto di stanziare immediatamente 5,3 milioni di euro come ristori per gli impianti sciistici nuovamente penalizzati da una politica di chiusura intempestiva e annunciata con nessun anticipo. Una dinamica, questa, che ha reso impossibile una politica di pianificazione delle aperture per la stagione sciistica e ha causato ulteriori danni a quelli già ingenti che la pandemia ha provocato anche a questo comparto. La Giunta delibererà venerdì queste risorse che sappiamo non essere sufficienti, ma che sono un modo immediato per dare ossigeno a un settore che per il Piemonte è strategico. Ci aspettiamo che Roma si attivi subito per fare la sua parte. Draghi dimostri che la musica è cambiata e che il nuovo governo conosce e capisce i problemi della vita reale, come primo atto avvii immediatamente i ristori per lo sci”.

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