Spettacolo
I Subsonica sul palco dell’Hiroshima Mon Amour per l’#ultimoconcerto
Il 27 febbraio 2021 è un giorno significativo: dodici mesi fa si procedeva dalle prime chiusure dovute alla situazione di emergenza sanitaria. A distanza di un anno, i palchi che hanno fatto la storia della musica dal vivo in Italia tornano a illuminarsi contemporaneamente nella stessa serata. I concerti ed eventi proposti saranno trasmessi in streaming gratuito, alle ore 21, sul sito www.ultimoconcerto.it
L’Ultimo Concerto? è un’iniziativa promossa da Assomusica, KeepOn Live e Arci, con la collaborazione di Live DMA, che vede insieme, per la prima volta, oltre centotrenta live club e circoli sparsi sull’intero territorio italiano. Una campagna partita il 28 gennaio, giorno in cui tutti i locali coinvolti hanno pubblicato le immagini delle proprie facciate, sovrastate da un punto interrogativo. L’obiettivo primario è quello di porre l’attenzione sull’assoluta incertezza e instabilità in cui versano attualmente queste realtà.
L’iniziativa oggi annuncia il coinvolgimento di molti nomi del panorama musicale italiano. Artisti che hanno aderito per dimostrare la loro massima solidarietà verso questi spazi che spesso sono stati l’anello di congiunzione tra le prime esperienze dal vivo e i grandi tour nei palazzetti, portandoli in un contatto intimo e diretto con i propri fan.
Sul palco dell’ Hiroshima Mon Amour, il 27 febbraio in diretta streaming (gratuito), ci saranno i Subsonica, la band simbolo di Torino torna così a calcare il palco sul quale si è esibita nei suoi primi concerti. Da quelle prime esibizioni negli anni ’90, le occasioni condivise nel corso degli anni con Samuel, Max, Boosta, Ninja e Vicio sono state tante in luoghi sempre più grandi, palazzetti e arene all’aperto, che potessero accogliere il numeroso pubblico che sempre più affollava le loro esibizioni. Per #L’ULTIMO CONCERTO? i Subsonica hanno risposto alla chiamata e tornano a Hiroshima, per un pubblico che in streaming, non avrà problemi di ingressi per assistere al live.
La musica dal vivo è uno degli elementi fondamentali per la crescita degli artisti e del mondo della musica. Non solo. L’ascolto della musica, la partecipazione agli eventi live, l’incontro con suoni di ogni tipo, sono fondamentali per la crescita culturale delle persone e sostengono processi di coesione sociale.
I Live Club, siano essi sale private o circoli, giocano un ruolo di primo ordine in questo contesto.
Infatti, secondo i dati SIAE, le attività legate alla musica live rappresentano il primo settore in assoluto sia per numero di presenze, sia per valore della spesa del pubblico. È il secondo settore dopo il Cinema per numero di spettacoli e, con riferimento al volume d’affari, è secondo solo dopo lo sport.
È un comparto che ogni anno coinvolge oltre 7 milioni di persone a livello nazionale contando soltanto le presenze che partecipano agli eventi nei Live Club e Festival e fornisce lavoro a circa 30.000 professionisti.
I Live Club, a prescindere da forma giuridica, dimensione e localizzazione hanno un comune denominatore: la programmazione culturale e il sostegno alla creatività e alla promozione degli artisti, organizzando eventi di musica originale dal vivo.
Sono spazi dove si respira arte, cultura e conoscenza attraverso esposizioni di arti visive, cineforum, laboratori creativi, convegni, corsi ed incontri di approfondimento. Sono luoghi multifunzionali e multidisciplinari, di promozione culturale e del proprio territorio.
Questa ricchezza di competenze e funzioni rende i Live Club degli ambienti fortemente dinamici all’interno dei quali lavorano migliaia di persone nell’ambito delle professioni dello spettacolo.
Eppure, fino a oggi, non è mai mai stato riconosciuto il valore e il ruolo di questi spazi, al pari di quello che avviene, invece, per i cinema e i teatri.
Ecco quindi l’azione congiunta di locali e artisti, insieme per quello che viene annunciato come “L’Ultimo Concerto?”
Il 27 febbraio, diviene quindi una data importantissima, un momento per rivedere gli artisti che amiamo salire su questi palchi. Per riscoprire o conoscere questi luoghi. Per ricordare le incredibili emozioni che queste realtà ci hanno regalato negli anni. Un appuntamento per amplificare le voci, per decantare l’importanza di spazi senza i quali, non ci sarebbero più concerti.
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