Cronaca
Torino, la sindaca Appendino contro l’articolo della Stampa sulla ‘guerra strisciante ai senzatetto’
La sindaca di Torino, Chiara Appendino, interviene con un post su Facebook dopo la pubblicazione da parte del quotidiano La Stampa di un articolo dal titolo Torino e la guerra strisciante ai senzatetto: “Niente elemosina o vi requisiamo il cane”. Nel post che ha come illustrazione l’articolo bollinato come “fake” la sindaca scrive:
È davvero in corso una guerra “strisciante” contro i senzatetto?No, è assolutamente falso. Anzi, è vero l’opposto.
Infatti questa amministrazione ha sempre messo il tema della tutela dei più deboli al centro della propria azione.Entriamo nel merito, iniziando proprio da un tema di cui alcuni dibattono in queste ore, ovvero senzatetto e animali.Sappiamo tutte e tutti che, per molte persone che vivono in strada, la compagnia di un animale è estremamente preziosa. Infatti nessuno pensa di sottrarglieli.Per questo motivo, la nostra Amministrazione, dal 2017, ha fortemente voluto che tutti i dormitori gestiti dalla Città dessero la possibilità ai loro ospiti di accedere accompagnati dai loro animali da affezione. Proprio perché consapevoli di quanto il legame instaurato fosse importante. Prima non accadeva. Adesso sì.Questa novità introdotta non mi sembra una guerra “strisciante”.In questo senso la Città collabora attivamente con associazioni e realtà che si occupano da anni del tema come, ad esempio,
Homeless Not Dogless ONLUS nessuno rinuncia ad un amico.
Non solo, sempre in Città esistono anche spazi dove, attivamente, agli animali di queste persone vengono fornite cure veterinarie.Tuttavia sappiamo anche che, in alcuni casi, questi animali vengono sfruttati senza alcuno scrupolo esclusivamente per le pratiche di accattonaggio. Dietro questi fenomeni si possono celare racket e veri e propri traffici.Ed è qui che le Autorità cittadine devono essere attente e pronte a intervenire.È anche in tal senso che è appena iniziato l’iter di revisione del regolamento comunale della Città di Torino. Stiamo parlando di una bozza di regolamento.Come tutti i procedimenti di approvazione, in una prima fase si recepiscono le istanze che arrivano dalla comunità – comprese quelle delle associazioni animaliste – dopodiché, vi saranno ulteriori, numerose, revisioni in tavoli di confronto con Istituzioni, comitati, associazioni e realtà del territorio, fino alla discussione in Consiglio Comunale e all’approvazione finale.Lo dico chiaramente: i giudizi tratti arbitrariamente da una bozza di documento non possono essere considerati definitivi.Ecco perché la formula “Guerra strisciante ai senzatetto” è un’affermazione che viene smentita dai fatti.Ora, dal momento che – purtroppo – talvolta si arriva a strumentalizzare anche un tema così delicato, voglio, ancora una volta, dirvi come funzionano i sistemi di cura della Città nei confronti di queste gravi fragilità.Iniziamo subito col dire che la povertà NON è una colpa. La povertà è una conseguenza di cause più o meno contingenti, non sempre dipendenti dalla volontà del singolo.Ogni società che si rispetti ha il dovere di intervenire sulle cause della povertà, ed estirparle in ogni maniera possibile.Istruzione, lavoro, riqualificazioni urbane, inclusione. Temi su cui stiamo lavorando alacremente e su cui abbiamo ottenuto anche diversi risultati, ma che non possono risolvere problemi contingenti. Che sono qui ed ora. E vanno affrontati qui ed ora.Il “qui ed ora”, i problemi delle persone che dormono in strada si affrontano attraverso il lavoro di concerto delle Istituzioni e delle Associazioni che operano sul territorio. Servono persone di cuore – a cui va tutto il nostro ringraziamento – ma servono soprattutto professionisti.Perché dietro ad ogni fragilità ci sono realtà complesse. Famigliari, sociali, sanitarie, psichiche. E queste non si risolvono lasciando una monetina.Come ha detto la Vicesindaca Sonia Schellino – e condivido, avendolo già ribadito io stessa anni fa – un’elemosina, per quanto fatta di cuore, può essere un balsamo per la propria coscienza ma rischia di essere un ulteriore incentivo a rimanere in strada. Poiché, banalmente, l’elemosina diventa una fonte di guadagno sufficiente a far rifiutare gli aiuti a disposizione. Che prevedono anche un’iniziativa dell’individuo per superare le situazioni di difficoltà. Sono cose che avevamo già detto nel 2018, peraltro.L’indicazione per i cittadini è dunque quella di aiutare le persone senzatetto che vivono in strada, ma di farlo tramite donazioni ad enti ed associazioni riconosciute che si occupano di loro, e NON dando loro direttamente elemosina.Ripeto, situazioni complesse richiedono soluzioni complesse. Non si risolvono con qualche spicciolo. Anzi.E a condividere questa posizione ci sono diverse realtà che di povertà in strada si occupano da sempre.In ultimo vale la pena ricordare, ancora una volta, ciò che la Città ha fatto per aiutare queste persone in difficoltà.Risale al 2018 il piano di inclusione sociale, con la messa a sistema di risorse e fonti di sostegno, con un intero filone dedicato alla casa.In questo modo, grazie al Terzo Settore, reperiamo risorse abitative da destinare alle persone più in difficoltà.Così facendo la Città ha aumentato la sua capacità accoglienza, coinvolgendo oltre 100 associazioni e creando più di 400 risorse abitative.Torino, inoltre, è la prima Città ad aver aperto i dormitori 24 ore su 24. Dove i senzatetto trovano un posto caldo e sicuro dove stare. Ciò è stato – ed è – particolarmente importante in un contesto pandemio come quello che stiamo vivendo.Torino, infine, riconosce una residenza fittizia (“Casa Comunale”) alle persone senza fissa dimora, in modo tale da poter vedere garantiti tutti quei servizi che sono legati a una residenza.Vale la pena ricordare che dopo ogni inverno circa un centinaio di persone senza fissa dimora si stabilisce regolarmente nella nostra Città.A tutto questo si aggiunge il grande aiuto del Reddito di Cittadinanza, di cui numerose persone senzatetto, come è giusto che sia, beneficiano.
Concludo ribandendo con forza che non è in atto alcuna guerra “strisciante” ai senzatetto. Sono molte le realtà che riconoscono l’efficacia dei sistemi di assistenza della Città di Torino.Per questo devo ringraziare tutte e tutti coloro che si spendono in tal senso.
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