Cittadini
Mercoledì 27 a Moncalieri esercitazione per testare nuove tecnologie in caso di emegenza
Mercoledì 27 gennaio, si terrà un’esercitazione (cosiddetto Pilot) organizzata dal Settore di Protezione civile della Regione Piemonte, con l’obiettivo di testare tecnologie innovative e di ricerca applicata, per migliorare la risposta del sistema ad un’emergenza, che avrà come scenario il territorio della zona sud di Moncalieri (To), frazioni Tagliaferro e Tetti Piatti, dove nel 2016 si verificò una grave alluvione, innescata soprattutto dal torrente Chisola.
L’iniziativa rientra nell’ambito di FASTER, un progetto che definisce, a livello europeo, una collaborazione tra Enti di ricerca applicata e sistemi di protezione civile, volta alla definizione di nuovi strumenti tecnologici che possano agevolare l’intervento in emergenza degli operatori del soccorso su terreno, nonchè migliorare la consapevolezza e la percezione della situazione di emergenza in atto nei centri di comando e sale operative attivate sul territorio.
«Il sistema di Protezione civile regionale è un’eccellenza riconosciuta a tutti i livelli per la capacità di intervento in emergenza – sottolinea l’assessore alla Protezione civile della Regione Piemonte, Marco Gabusi -. Una capacità acquisita negli anni e che si sta rivelando particolarmente utile nello scenario inedito di pandemia che stiamo affrontando. I nostri volontari e i nostri operatori sono stati in grado di convertire le proprie competenze per metterle a servizio dell’emergenza sanitaria in maniera straordinariamente rapida ed efficiente. In questo contesto, i progetti come FASTER assumono un significato ancora più incisivo poiché ci permettono di fare un ulteriore passo in avanti adottando nuovi strumenti tecnologici che migliorano ulteriormente gli interventi e gli skill degli operatori».
Il programma del Pilot di Moncalieri prevede la sperimentazione e l’uso di tecnologie tra le quali:
strumenti di geolocalizzazione dei soccorritori sul terreno, a supporto delle attività di sorveglianza e soccorso sviluppati in ambiente Telegram (applicazione di messaggistica istantanea);
strumenti indossabili (“wearables”) di tipo smartwatch, per la ricezione e l’invio di segnazioni da e per lo scenario emergenziale;
strumenti cosiddetti “Textiles”, anch’essi da indossare, che permettono il controllo in telemetria di parametri ambientali e biometrici dei soccorritori presenti sullo scenario emergenziale;
strumenti che permettono l’interoperabilità e la comunicazione tra sistemi informativi, con l’obiettivo di inviare e ricevere messaggi tra gli operatori del soccorso;
strumenti cartografici di visualizzazione di tutte le informazioni disponibili relative allo scenario emergenziale in versione desktop e portatile;
droni per il sorvolo delle aree dello scenario emergenziale, con immediata trasmissione in “real time” delle immagini acquisite ai centri di comando e sale operative di protezione civile attivate sul territorio
All’esercitazione, prenderanno parte una quarantina di operatori del soccorso, tra i volontari appartenenti al Coordinamento Regionale del Volontariato, al Corpo Regionale AIB, alla Associazione Nazionale Carabinieri (ANC) e alla Croce Rossa.
Oltre ai volontari, saranno presenti tecnici del CSI-Piemonte, di Arpa Piemonte e dei Settori Geologico e Protezione Civile della Regione Piemonte. La giornata esercitativa vedrà, inoltre, la partecipazione di tutti i partner internazionali del progetto che, in modalità “da remoto” e in videoconferenza, supporteranno le attività di test che verranno condotte.
Tutte le attività verranno svolte ponendo massima attenzione alle regole di precauzione e distanziamento imposte dall’attuale fase di evoluzione del contagio da Covid-19.
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