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I programmi per il Giorno della Memoria del Polo del ‘900 a Torino

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lI Giorno della Memoria si svolgerà anche quest’anno con un fitto programma di iniziative realizzato dal Polo del ‘900 di Torino e dai suoi Enti partner per mantenere viva la memoria delle vittime dell’Olocausto. Un impegno in ricordo delle
tante vittime del nazismo, lo sterminio degli ebrei, le leggi razziali del 1938 reso possibile grazie al sostegno del Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale e il patrocinio della Comunità Ebraica di Torino.

Altre iniziative sono previste sui territori delle province piemontesi a cura degli Istituti storici della Resistenza e della storia Contemporanea. Tra queste si segnala il progetto che vede impegnati tutti gli Istituti Storici piemontesi, unitamente all’Archivio
nazionale cinematografico della Resistenza, nella realizzazione di un video intitolato “Le deportazioni dal Piemonte” (1943-1945). Un’idea per restituire ai cittadini la dimensione regionale della deportazione, valorizzando le fonti di memoria e quelle storiche presenti nei diversi archivi degli Istituti e delle amministrazioni locali, tenuto conto che tra il 1943 e il 1945 il Piemonte fu teatro di numerose deportazioni, così da diventare la seconda regione italiana per numero di deportati per ragioni razziali.

Il 27 gennaio, 76° anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz, è una data fondamentale nel calendario civile. “Fare memoria è un obbligo morale e civile per non disperdere la fatica del ricordo e il dolore delle offese che per troppo
tempo è stato possibile leggere sui volti dei sopravvissuti”, afferma il presidente del Consiglio regionale, Stefano Allasia. “L’internamento nei lager è stata un’esperienza estrema, una discesa negli abissi, inconcepibile per chi ritiene la storia un progressivo cammino di evoluzione e civiltà. Il germe dell’intolleranza e dell’odio è tuttora ancora presente. La recente irruzione nazista sul web, con minacce antisemite avvenuta durante la presentazione di un libro, è la dimostrazione che c’è la necessità di rafforzare ulteriormente l’impegno nel contrastare ogni forma di razzismo, discriminazione e violenza”.

“Come è già accaduto per il 25 aprile – aggiunge il vicepresidente del Consiglio, Mauro Salizzoni – questa pandemia ci impedirà di celebrare il Giorno della Memoria come è sempre stato, incontrandoci e ritrovandoci insieme. Non per questo è venuto
meno l’impegno del Comitato Resistenza e Costituzione e delle tante realtà associative che ne fanno parte, a cominciare dal Polo del ‘900. Mai come oggi abbiamo l’urgenza di non dimenticare ciò che è stato, di ‘commemorare’ ovvero condividere una comune Memoria. Lo dimostrano i recenti raid digitali antisemiti, la propaganda fascista e nazista fatta di gesti, parole e simboli che credevano appartenere al passato, il negazionismo basato sull’ignoranza che crede che Mussolini abbia fatto cose buone e che la Shoah sia un’invenzione. Lo dimostrano le donne, uomini e bambini in fuga tra i boschi dei Balcani, cacciati indietro a
bastonate. Contro i fascismi di ieri e di oggi, contro l’intolleranza e il razzismo, siamo tutti chiamati ad un forte impegno culturale, educativo ed istituzionale”.

Il programma di iniziative realizzate dal Polo del ‘900 per il Giorno della Memoria 2021 dovrà ancora confrontarsi con l’emergenza sanitaria in corso. Per questa ragione, gli appuntamenti saranno online, da seguire sui canali web del Polo del ‘900
e degli enti partecipanti.
Il programma si apre lunedì 18 gennaio e andrà avanti fino a domenica 7 febbraio con dirette streaming, podcast, musica, proiezioni e reading che affronteranno il tema della memoria con molteplici linguaggi, proponendosi a un pubblico variegato.
Particolare attenzione è data alle nuove generazioni e al mondo della scuola, per cui sono stati elaborati contenuti ad hoc vista l’impossibilità, come ogni anno, di accogliere gli studenti fisicamente al Polo e in visita all’allestimento permanente del
Museo Diffuso della Resistenza.

Le celebrazioni 2021 del Polo del ‘900 cominceranno lunedì 18 gennaio con un omaggio a Liliana Segre a cura del Centro Studi Piero Gobetti. A partire dall’autobiografia “La memoria rende liberi. La vita spezzata di una bambina nella Shoah”, a cura di Enrico Mentana (Rizzoli, Milano 2018) si ripercorrono l’infanzia, il legame con papà Alberto, le persecuzioni razziali, il lager, la vita libera, l’identità ebraica, la depressione e gli affetti della senatrice a vita Liliana Segre.
L’evento verrà trasmesso online sui canali del Centro Studi Piero Gobetti alle ore 18.

Il programma completo per il Giorno della Memoria è disponibile sul sito polodel900.it. Tutte le iniziative sono rese possibili grazie al sostegno del Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale e il patrocinio della Comunità Ebraica di Torino.

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