Torino
La scuola riprende in presenza. La Consulta: ‘Chi può vada in bici, ecco i nostri consigli’
La scuola riparte in presenza e il tema centrale che la collettività deve affrontare e su cui si sta concentrando il dibattito pubblico è su come raggiungerla, per evitare assembramenti su tram e bus con accessi contingentati. La Consulta della Mobilità Ciclistica e della Moderazione del Traffico “ancora una volta ricorda e invita famiglie, dirigenti scolastici e amministrazione a sostenere e facilitare l’uso della bicicletta e dei monopattini da parte degli studenti e delle studentesse in ogni modo”. In comunicato la Consulta scrive:
La bicicletta e il monopattino sono mezzi di trasporto che per loro natura consentono di mantenere il distanziamento fisico fra le persone, oltre a contribuire al benessere di chi li utilizza, rafforzando il sistema immunitario e contribuendo all’attività fisica all’aria aperta dopo mesi di sedentarietà.
Portare le persone dall’uso dei veicoli privati a motore a quelli più ecologici e ad impatto zero sulle emissioni è un forte contributo al problema dell’inquinamento atmosferico.
Deve essere impegno dell’Amministrazione, insieme a tutta la collettività, evitare che il contingentamento dei mezzi porti ad un riversamento delle persone sull’uso dell’auto privata per accompagnare i figli, creando così un doppio danno sanitario.
Ricordiamo, come anche presentato dal Comitato Torino Respira con l’analisi dei dati del 2020, che il traffico a motore continua ad essere una delle principali cause dell’inquinamento dell’aria.
Sul tema della moderazione del traffico, la Consulta invita l’Amministrazione a informare la cittadinanza sull’avanzamento delle pedonalizzazioni, richieste dalle oltre 100 scuole torinesi, proposte dalla Consulta in data 14 settembre 2020 e ribadito anche lo scorso 25 settembre 2020 durante il “Bike-to-school” nazionale.
Ora è davvero il momento di permettere ai ragazzi /e e bambini/e di muoversi in città in sicurezza.
Attendiamo con grandi aspettative i 4,9 mln € che permetteranno di ampliare le infrastrutture e la manutenzione degli assi ciclabili, ma nel frattempo servono azioni tempestive per un’esigenza di cui si parla ormai da mesi.
Di seguito, alcuni consigli da parte delle associazioni:
- individuare e attrezzare spazi per parcheggiare bici e monopattini all’interno delle scuole in modo sicuro, ad esempio installando archetti nei cortili o adibire un locale all’interno della scuola. Per agevolare i mobility manager scolastici nell’individuare gli spazi per parcheggi bici e monopattini, la Consulta si rende disponibile a dare pareri a chi ne sentisse l’esigenza.
- suggerimenti per percorsi pedonali (es.: pedibus), da alternare a quelli in bici o monopattino, per raggiungere le scuole
- Per agevolare i Mobility Manager scolastici nell’individuare gli spazi per parcheggi bici e monopattini, la Consulta si rende disponibile a dare pareri a chi ne sentisse l’esigenza.
- Inoltre ricordiamo che le 14 associazioni che compongono la Consulta, già da anni organizzano attività (come bicibuspedibus, progetto Towndem per aiutare a individuare i percorsi più appropriati e sicuri per raggiungere il proprio luogo di lavoro, ecc) che hanno lo scopo di supportare le famiglie interessate ad usare la bici o accompagnare i figli a piedi, ma che non sono abituate a farlo o che hanno dubbi o bisogno di aiuto.
- Nei contesti scolastici di ogni genere e grado l’Assessorato all’istruzione dovrebbe farsi promotore di un’azione di informazione base delle regole CdS riguardanti il rispetto di tutti gli utenti della strada, a partire dagli utenti più deboli, quali persone a piedi e persone in bici o monopattini, anche tramite l’eventuale supporto delle Associazioni della Consulta.
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