Piemonte
Report: sul lago d’ Orta e a Omegna gli incontri sui misteri dell’agenda rossa di Borsellino e sui rapporti fra mafia e politica
La puntata di Report di lunedì 4 gennaio è stata dedicata alla ricostruzione di molti episodi legati ai rapporti fra la malavita e lo Stato e ad alcuni dei più gravi episodi di terrorismo della storia italiana compresi gli attentati a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Il particolare ha fatto scalpore l’intervista a Salvatore Baiardo ex gelataio di origine siciliana da Omegna, condannato per favoreggiamento che descrive i presunti rapporti fra i boss Graviano e Silvio Berlusconi. Si tratta d’informazioni che Baiardo si è sempre rifiutato di ripetere di fronte ai magistrati.
Salvatore Baiardo racconta i legami tra i boss Graviano e Berlusconi: «Non sono i 20 miliardi che ha tirato su con la…cosa, con il cugino. Berlusconi i soldi li ha presi, ma da ben altre fonti». #Report pic.twitter.com/NedV11OIei
— Report (@reportrai3) January 4, 2021
Baiardo, che oggi vive in Lombardia, ha anche parlato di un incontro ad Orta a cui parteciparono uomini dei servizi segreti e della mafia per trattare sull’agenda rossa di Paolo Borsellino che conteneva gli esiti delle indagini svolte dal magistrato nei 40 giorni seguiti alla morte di Falcone e moti contatti utili che negli istanti immediatamente successivi alla strage di via D’Amelio scomparì. L’agenda rossa, secondo Baiardo è in più copie in diverse mani.
C’è chi sa dov’è finita l’agenda rossa di Paolo Borsellino. Si tratta di Salvatore Baiardo, il favoreggiatore della latitanza dei fratelli Graviano. #Report pic.twitter.com/8JIosxGlL0
— Report (@reportrai3) January 4, 2021
La trascrizione integrale della puntata di Report
Non si è fatta attendere la risposta dei legali di Berlusconi Niccolò Ghedini e Franco Coppi:
Nel corso della trasmissione Report andata in onda ieri su Rai 3, sono state riportate come se fossero acclarate e veritiere affermazioni e indicazioni destituite di ogni fondamento e in molti casi palesemente inverosimili riguardanti il presidente Berlusconi. Non si è minimante dato conto che per quanto attiene la posizione del presidente Berlusconi mai nessuna sentenza lo ha ritenuto in alcun modo coinvolto nelle vicende de quibus, essendo anzi risultato che sia lui sia le sue società sono state vittime della mafia e le molteplici archiviazioni sono un dato oggettivo e incontrovertibile. Altresì non si è dato conto che anche le asserite novità, che non lo erano affatto, provenivano da soggetti già valutati come totalmente inattendibili in sentenze definitive. Inoltre non si è dato minimamente rilievo se non con un accenno, alle puntuali argomentazioni che si erano fatte pervenire proprio alla redazione di Report in data 30/12/2020 in risposta a loro precise domande in relazione agli argomenti trattati, in particolare per ciò che attiene alla riconosciuta trasparenza dei flussi finanziari della aziende create dal Presidente Berlusconi. Ci si riserva, quindi, ogni iniziativa giudiziaria del caso”.
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