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Cronaca

Covid, in salita il tasso di positività in Italia: Governo ipotizza restrizioni fino a metà gennaio anche nelle regioni gialle

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Dopo che l’ultimo bollettino  Covid-19 ha evidenziato un’ascesa al 17,6 per cento del tasso di positività in Italia,  aumentano i dubbi sulle riaperture, a partire dalla scuola.

Ieri si sono registrai  11.831 i nuovi casi con appena 67mila tamponi e 364 vittime. Con questi numeri il Governo sta pensando a nuove restrizioni per contenere il contagio.

Regioni a rischio

Al momento sono sei le Regioni monitorate che preoccupano per l’aumentare dell’indice Rt: a rischiare la zona rossa per ora sono soprattutto Veneto, Liguria e Calabria, ma anche Puglia, Basilicata e Lombardia. Altri indicatori d’allerta riguardano Friuli Venezia Giulia, Valle d’Aosta, Piemonte, Provincia autonoma di Trento ed Emilia Romagna, che hanno una probabilità superiore del 50% di superare la soglia critica di occupazione dei posti letto in area medica in 30 giorni, mentre per Lombardia, Trento e Veneto lo stesso discorso vale per le terapie intensive. Incerta la situazione della Sardegna, mentre fonti di governo fanno sapere che dal 7 l’Abruzzo tornerà in zona gialla.

In queste regioni, sottolineano gli  esperti, è consigliabile “applicare le misure previste, per i livelli di rischio attribuiti, anche oltre le scadenze attuali e mantenere nel tempo la linea di rigore delle misure di mitigazione adottate nel periodo delle festività natalizie”.

Le ipotesi 

La suddivisione in varia zone sarà decisa in seguito al monitoraggio che arriverà nella prima metà della prossima settimana ma già si paventano alcune strette.

Una delle ipotesi al vaglio dell’esecutivo è prorogare in tutta Italia (e dunque anche nelle zone che dovessero rientrare in fascia gialla) almeno fino al 15 gennaio la chiusura dei bar e dei ristoranti anche a pranzo, consentendo soltanto l’asporto e la consegna a domicilio.

La seconda ipotesi prevede il divieto di spostamento oltre i confini regionali e/o l’obbligo di restare nel proprio comune di residenza eccetto per comprovate esigenze; resterebbe però la possibilità di spostarsi a un massimo di due persone per andare  a trovare parenti e amici.

 

 

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